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LA RIVOLUZIONE DI SICILIANO

 Io sono dell’avviso che quando in una stanza l’aria è viziata, quando si è sbagliato un obiettivo, quando l’amarezza e la delusione prendono il sopravvento, è bene aprire le finestre e far entrare una bella boccata di ossigeno per ritemprare la mente, creare nuovi stimoli, ridare voce alla speranza.

Vedo che il Verona ha preso questa strada. Una "rivoluzione" morbida, l’abbiamo chiamata. Una rivoluzione in piena regola, ci correggiamo oggi. Rivoluzione che parte dalla stanza dei bottoni e che arriverà inevitabilmente fin dentro la squadra veronese, quella stessa squadra che da una parte è stata a lungo in testa al campionato, ma che poi è crollata fallendo miseramente l’obiettivo.

E’ cambiato praticamente tutto dentro all’Hellas. Direttore sportivo, allenatore, team-manager, medico sociale. E cambieranno i giocatori, almeno nella parte di chi ha reso poco, guadagnando tanto, troppo. Una strada netta e decisa quella presa da Benito Siciliano, braccio destro di Martinelli, che forse doveva essere presa qualche tempo fa (per esempio non appena il presidente di Sandrà aveva acquistato la squadra…).

Ora si spera che i nuovi stimoli, possano portare a rimediare agli errori della scorsa stagione, errori emersi con forza alla fine. E so che Gibellini e Siciliano preparano anche qualche bella sorpresa per il finale del calciomercato… Senza sprecare altre parole il mio consiglio-speranza è questo: prendete una punta forte, una punta che segna, un bomber vero. Risparmiate ovunque ma non risparmiate lì!

 

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