Sarà una lunga scalata. Difficile. Non impossibile, ma durissima. Già uscire da questa palude chiamata serie C e poi Lega Pro si sta rivelando un’impresa. Mi chiedo, però, in questi giorni in che calcio approderà il Verona. Nel calcio dei diritti tivù, dei biscotti, di spettacoli indegni? Nel calcio delle televisioni, delle dichiarazioni tutte uguali, dei mercenari? Nel calcio che taglia fuori dalle decisioni più importanti coloro che lo alimentano e cioè i tifosi? Nel calcio dove comandano gli uffici stampa, staccato dalla gente, lontano dai campanili, una sorta di play-station virtuale dove non importa quanta gente ci sia sugli spalti ma quanto guadagni con le televisioni? Guardo ogni domenica il campionato di serie A. Una pastoia indegna, una panna montata televisiva dove lo spettacolo calcistico è pochissima cosa e dove uno stop diventa agli occhi del telecronista di turno un’azione "fenomenale". Sono tutti fenomeni, basta che uno faccia uno scatto o colpisca di esterno la palla. E’ questo il calcio dove stiamo andando? Lo so, sono pessimista e non dovrei occupandomi di calcio ed essendo questo anche il mio lavoro, oltre che una grande passione. Ma quando vedo e sento certi colleghi che fanno di tutto per far digerire alla gente questo calcio finto e brutto, invece di ribellarsi, mi vien voglia di alzare bandiera bianca. Poi vedo quindicimila veronesi sugli spalti per Verona-Giulianova. E mi torna un po’ di speranza…
Gianluca Vighini
Gianluca Vighini inizia giovanissimo a perseguire la sua grande passione: il giornalismo. Già a 16 anni collabora con Tele Valpolicella dove si occupa di sport e conduce varie trasmissioni sportive.
Dopo la maturità classica si iscrive a Scienze politiche e inizia a collaborare con il Gazzettino e la Gazzetta dello Sport. A 21 anni, dopo essere diventato giornalista pubblicista, viene assunto dal gruppo Telenuovo dove inizialmente è redattore al settimanale Nuovo Veronese. Qui cura le pagine sportive e di cronaca bianca. Nel 1987 inizia anche a collaborare con la televisione. Nel 1988 entra nella redazione di Telenuovo dove diventa giornalista professionista a 25 anni. Si occupa di cronaca nera seguendo, tra l’altro, il rapimento di Patrizia Tacchella.
Nel 1991 partecipa alla nascita del Nuovo Veronese quotidiano di cui diventa il responsabile delle pagine sportive seguendo come inviato l’Hellas Verona.
Nel 1998 diventa caporedattore di RTL Venezia, costola regionale di RTL 102.5. Dopo una breve esperienza a Roma dove dirige le pagine sportive di Liberazione, torna a Telenuovo dove inizia a condurre varie trasmissioni sportive e in coppia con Luca Fioravanti, vara il tg sportivo Tg Gialloblu. Su indicazione dell’azienda fonda anche Tggialloblu.it, il primo sito sportivo veronese.
Dirige e conduce la popolare trasmissione Alé Verona e ha ideato la trasmissione Supermercato. Da aprile 2021 è il direttore delle testate online di Telenuovo.
E’ anche un grande appassionato di cucina.
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