E se fosse l’anno giusto? Vabbè, dai scusatemi… Mancano nove punti alla salvezza. Però: quando vinci gare così, quando riesci a girare la gara, quando fai tue sei partite negli ultimi dieci minuti… beh, qualcosa vorrà pur dire. Onestà: non abbiamo giocato bene. Qualche tossina di troppo nei muscoli, qualche pausa di troppo nella testa, qualche sbavatura di troppo di qua e di là.
Eppure… Eppure alla fine abbiamo in saccoccia tre punti in più, tre bei punticini dedicati a tutti i signori Gufi che altro non aspettavano per attaccare la litania. Il Verona? Fuoco di paglia, meteora, già scoppiati, finiti. Invece il vecchio Hellas del comandante Nemo-Mandorlini, continua a navigare sicuro, sempre sotto acqua, affinchè nessuno lo avvisti. Ma continua anche ad affondare le navi nemiche, belle o brutte che siano.
Non è un caso e non credo alla fortuna. Il Verona vince perchè è audace, perchè è tignoso, perchè sa soffrire. E’ una squadra vera dove Bjelanovic e Pichlmann, potenziali concorrenti, si danno la mano prima di entrare, e dove uno sconosciuto come Lepiller entra e fa dannatamente bene il suo dovere e tutti gli altri lo abbracciano, senza invidia e senza rabbia.
Non è un caso e non può esserlo. Sono tanti piccoli-grandi segnali che messi insieme ti fanno capire che qualcosa è veramente cambiato. Morale: meglio sempre pensare ai nove punti che mancano alla salvezza…
Buon Olimpico a tutti…
Lascia un commento