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SERIETA’ E RIGORE

 Chi non è in regola con i conti, chi non ha i bilanci a posto, chi non ha pagato gli stipendi dei giocatori, non deve essere iscritto ai campionati. Dovrebbe essere la base per una sana competizione sportiva, invece, purtroppo non è così. Ma quest’anno, complice una gravissima crisi economica, sembra che le cose stiano cambiando. Ci sono società che hanno "drogato" le competizioni costruendo squadre di livello più alto, piene di sprechi, basandosi sul principio "intanto-mi-salvo-partecipo-poi-non-pago-tanto-qualcuno-provvederà". Il caso di Ancona, Ascoli e Triestina mi sembra eclatante. Le prime due sono ad un passo dal baratro, la terza ha problemi ad iscriversi alla Lega Pro e spera addirittura nel ripescaggio in B (che risolverebbe i problemi…). I segnali mandati dal Palazzo, dalla Figc, dai politici pare che vadano nella direzione del rigore. Se fosse così, il Verona giocherebbe in serie B nel prossimo campionato. Resta il mio pessimismo: nel paese del sole, una fidejussione, una "leggina ad hoc", una deroga non si nega a nessuno…

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