Un disastro. La sconfitta di Marcianise apre ufficialmente la crisi del Verona. Il Verona ha avuto la capacità di far risorgere (giusto per restare in tema…) squadre che sembravano morte come Pescara e Portogruaro. Ma non è questo il problema. L’Hellas è in fase involutiva ormai da troppo tempo. Gioca malissimo, corre poco, è distratto, non crea occasioni da gol. Perchè? Butto lì alcuni spunti di riflessione.
1) IL CARATTERE. E’ evidente che la squadra si è smarrita. Remondina non riesce più a trovare il bandolo della matassa. Sembra quasi che l’allenatore abbia perso i punti di riferimento nello spogliatoio. E lui sembra incapace di dare alla squadra la voglia di vincere che ora sarebbe necessaria. Bisogna fare in fretta. Remondina non ha le caratteristiche e le qualità (ne ha altre, per carità…) per dare alla squadra le energie nervose che servono. Per questo la società si era affidata a uomini di grande personalità come Anselmi, Pensalfini, Selva a cui si era aggiunto Ceccarelli. Uomini che ora devono prendere sulle spalle la squadra e guidarla verso la B.
2) LA CONDIZIONE. Mazzurana parla di "stanchezza" psicologica. Il preparatore atletico baserà la sua analisi su dati oggettivi che gli arrivano dai test. Quello che si nota alla domenica in campo è però che il Verona non ha più "birra" nelle gambe, non riesce ad alzare il rtimo, ad accelerare, a mettere là l’avversario. Ed è una situazione che si protrae da troppe settimane. Anche qui bisogna lavorare in fretta, meglio e cambiando qualcosa visti i pessimi risultati.
3) ALLARMI INASCOLTATI. "Tanto siamo primi". "Come si fa a criticare una squadra prima?". Quante volte abbiamo sentito questi discorsi? Anche davanti ad evidenti allarmi un po’ tutti ci siamo accontentati di guardare la classifica. Senza tenere conto che il Verona era primo soprattutto per l’incapacità delle avversarie di accelerare. Aver negato l’esistenza di molti problemi è stato un errore. I problemi andavano scandagliati e portati in superficie. Il Verona è stato "graziato" tante volte. E non appena questa situazione è cambiata, il campionato si è incredibilmente riaperto.
4) ANCORA UN PICCOLO VANTAGGIO. Nonostante questo il Verona ha ancora due punti di vantaggio. E giocherà la sfida con il Pescara domenica prossima al Bentegodi che presumibilmente sarà una bolgia tutta gialloblù. Dobbiamo essere bravi a sfruttare questo vantaggio senza però pensarci troppo. La prossima sfida è uno spareggio.
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