E’ come un puzzle gigantesco. Cinquemila tesserine che devono andare al posto giusto. Diciamo che siamo alla tesserina numero quattromila e ne mancano almeno altre mille da sistemare.
Sperando che non arrivi il solito bimbo rompiballe a buttare all’aria tutto il lavoro. Un lavoro immane e durissimo quello fatto dai professionisti di Arvedi, da quelli di Martinelli e dei giudici. Ma adesso si entra nella fase più delicata.
Il problema è che è stata fatta una fotografia. Questa fotografia l’ha fatta il conte Arvedi che aveva accettato alcune condizioni e ne aveva poste altre. Ora, perchè l’affare vada in porto è necessario che questa fotografia venga confermata. Intanto però molte cose sono cambiate. Arvedi è all’ospedale e Martinelli ha detto (giustamente) che non si può aspettare all’infinito.
Facciamo che la prossima settimana (mercoledì, giovedì) venga nominato dal giudice l’amministratore di accompagnamento. Sarà quest’ultimo a cedere il Verona. Ma a quale condizione? Perchè è chiaro che se la condizione è quella della fotografia di cui sopra, allora siamo a posto. Ma se anche uno solo di quei dettagli (chiamali dettagli…) fosse cambiato allora si ricomincerebbe tutto daccapo.
Ed allora per il vecchio Hellas il rompicapo diventerebbe una sciagurata fine verso la liquidazione e il tribunale fallimentare.
Leave a Reply