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NELLE MANI DI GIANNINI

 Vedo le cose da lontano e quindi con una prospettiva diversa. Le due sconfitte consecutive mi lasciano senza parole. Non posso pensare che il Verona perda con due modeste formazioni come Paganese e Como. E’ evidente che ci sono altri problemi oltre a quelli tecnici. Il primo e più urgente è lo spogliatoio. Non so cosa stia succedendo nei dettagli ma non credo di dire un’eresia affermando che il gruppo è un’entità ancora molto lontana da venire.

Le ultime mosse di mercato hanno ancora una volta ribadito il concetto che la società guidata da Martinelli è una società sana, forte e ambiziosa e che le accuse sfasciste non hanno modo di esistere. Halfredsson, Pichlmann e compagnia varia sono gente di categoria superiore. Le ultime mosse, unite a quelle precedenti consegnano a mister Giannini una squadra molto forte, sulla carta ovviamente. Adesso, come successe l’anno scorso a Remondina, toccherà al tecnico romano far girare tutto al meglio. Insomma, per essere chiari, siamo nelle sue mani. Deve costruire il gruppo (con l’aiuto della società che dovrà usare il pugno di ferro nei confronti di eventuali riottosi), deve costruire il progetto tattico, finora abortito per vari motivi. E deve fare in fretta, perchè il bonus di pazienza, ahi lui, è già esaurito.

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