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TUTTI UNITI PER BATTERE LA REGGIANA

Lo so, lo so. La voglia di mandare tutti a quel paese è forte. Non ditelo a me. Le cifre sono impietose. Nel girone di ritorno il Verona sta facendo pietà, ci sono evidenti lacune tecniche, tattiche e gli errori di Remondina stanno diventando troppi.

Mancano dieci partite da qui alla fine del campionato. Il Verona è a soli due punti dalla zona play-out. Non è ancora con l’acqua alla gola, ma è bene che le sirene d’allarme inizino a suonare per segnalare che il livello si sta pericolosamente alzando.

Vale la pena buttare tutto per aria adesso? Secondo me no e tutto sommato penso che Martinelli non abbia fatto male a prendere la decisione di non cacciare il mister. In certi momenti ci vogliono nervi saldi e serve anche far capire all’ambiente-squadra che l’allenatore non è in discussione. Lì nello spogliatoio, infatti, c’è una sensibilissima "antenna" che capta questi "umori" e da esperienze passate, questa antenna è poi capace di incidere pesantemente sul rendimento in campo. Avere la società dalla propria parte è un bel vantaggio per Remondina (chieda il mister a Massimo Ficcadenti che cosa successe a lui prima della gara con il Mantova…).

Mi pare giusto, dunque, aiutare il mister e la squadra in questi dieci giorni. La gara è importante e credo che il bene comune debba essere superiore anche alle antipatie o simpatie personali.

Spero che Remondina lavori tanto questa settimana. E’ grazie al lavoro che si costruiscono certezze per i giocatori. Un lavoro in profondità, nel particolare che come ho già avuto modo di scrivere, è fondamentale in questo momento.

Per dieci giorni mettiamo da parte polemiche e tensioni. Battiamo la Reggiana e poi ne riparliamo. Anzi, speriamo di no.

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