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TENSIONI

 Marcolini è un buon giocatore, non c’è dubbio. Ha 36 anni ed è fortemente voluto da Mandorlini. Il mister del Verona non ha partecipato alla scorsa campagna acquisti (squadra costruita su precise richieste di Giannini) e vuole incidere sulla squadra che affronterà la serie B. Non è un caso che i nomi che stanno emergendo (come Marcolini) in queste ore siano tutti di giocatori che hanno avuto e hanno un feeeling in passato con il mister di Ravenna. E’ altrettanto evidente che dall’altra parte c’è un direttore sportivo (Gibellini) che sta sondando il terreno per giocatori di tutt’altre caratteristiche rispetto a quelli richiesti dal mister. Non è un mistero che a Gibellini piacciano giocatori giovani che possano esplodere a Verona. Il rischio, forse più che latente, è che le due visioni vadano in rotta di collisione. Mandorlini e Gibellini fanno fatica a rapportarsi. Tra i due il dialogo stenta a decollare. Il mister è un sanguigno di grande personalità, ha le sue idee è un vincente e in questo momento il suo ascendente su Martinelli è molto forte. Gibellini è un uomo di società, ragiona calcio secondo canoni personali, vuole creare un progetto a lungo termine. Dire che tra i due in questo momento ci sia feeling sarebbe un falso. Il loro rapporto è teso.

In mezzo c’è Siciliano: uomo del presidente a cui Martinelli ha affidato i cordoni della borsa, imponendogli, se non ci sono soci che lo affiancano, un budget non elevato. Ma lo stesso presidente a Mandorlini ha promesso di costruire una squadra ambiziosa. E Siciliano ha assicurato che il Verona non vuole “vivacchiare” in B. La base comune a tutti e quattro i personaggi coinvolti è che vogliono comunque il bene della società scaligera e non lavorano per scopi personali. Per questo, e al fine di evitare brutte deflagrazioni pubbliche della questione, è urgente che si siedano attorno ad un tavolo, si chiariscano, si buttino in faccia tutto anche duramente. Ma escano dall’incontro con le idee chiare. A rimetterci, in caso contrario, sarebbe solo l’Hellas.

PS: non so se sia casuale. Ma dopo l’invito alla chiarezza dell’ultimo post, c’è stato un vertice di mercato a tre nella sede del Verona. Gibellini, Siciliano, Mandorlini. E il sereno è tornato a splendere. Speriamo che duri…

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