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LA CRISI FINANZIARIA PUO’ ABBATTERSI ANCHE SUL VERONA

 Mi chiedevo ieri se la crisi finanziaria che sta investendo i mercati mondiali potesse in qualche modo toccare le società calcistiche. Poi mi sono imbattuto in una notizia di Repubblica che era una prima risposta alle mie curiosità.

Secondo Repubblica, infatti la Roma, controllata dai Sensi ed espostissima nei confronti di Unicredit (365 milioni la cifra imponente) non avrebbe più avuto nessuna dilazione nel piano di rientro previsto dalla banca. Italpetroli che è la controllante della Roma, società del gruppo Sensi, secondo Repubblica dovrà pagare la prima tranche del rientro entro il 31 dicembre di quest’anno. Inderogabilmente. Un alto funzionario di Unicredit avrebbe spiegato ai Sensi che non si poteva più pensare di spostare in avanti questa scadenza. E ciò proprio per la situazione in cui Unicredit versa in questi giorni.

Questo innesca una situazione di estrema difficoltà nei Sensi. Per avere liquidità immediata, infatti, la famiglia romana dovrà cedere un terreno del valore di 100 milioni di euro. Valore di mercato, che non significa necessariamente avere denaro contante in mano. Infatti ora pare che i Sensi abbiano notevoli difficoltà a cedere il bene anche perchè chi lo voleva, sapendo dell’ultimatum di Unicredit, sta prendendo tempo con l’intenzione evidente di far calare il prezzo.

 

Mi sono dilungato nella spiegazione di questa situazione anche perchè mi pare che si possa fare un parallelo molto simile (a parte le cifre che sono in proporzione) con l’Hellas Verona.

 

Anche a Verona esiste una società controllante (l’Arilicense srl) che come l’ItalPetroli potrebbe essere chiamata ad un immediato rientro. Anche per il Verona Unicredit, oggi scossa sui mercati finanziari, potrebbe decidere che non è più possibile una perenne esposizione bancaria a fronte di garanzie immobiliari.

E dunque mi chiedo: cosa succederà in quel momento? Arvedi avrà la forza di cedere i suoi beni per pagare il debito bancario? E troverà il conte gente disposta a pagargli i terreni con soldi in contanti sapendo il suo stato di bisogno? Può darsi che Unicredit ritenga di lasciare la situazione com’è in questo momento, ma difficilmente ad Arvedi verranno elargiti ulteriori finanziamenti per potenziare la squadra.