L’incredibile giostra del campionato di Lega Pro offre al Verona di rientrare in gioco dalla porta di servizio. Dopo aver incredibilmente scialacquato un vantaggio lungo un chilometro, nonostante l’oggettiva pochezza degli avversari durante la regular season, l’Hellas ha raggiunto la finale dei play-off e da qui potrà arrivare alla serie B.
L’avvento di Vavassori ha ridato un minimo di speranza ad un ambiente depresso e amareggiato. Il buon senso dell’allenatore bergamasco, le sue dichiarazioni, il suo modo di giocare sono la miglior notizia possibile di questo periodo. Ma ora viene veramente il difficile. La doppia gara che attende il Verona sarà un compendio di emozioni, di tensione, di fortuna a cui nulla si può paragonare.
Il Verona ha già fallito una gara di questo tipo. E vista così viene da dire che questa squadra non ha la mentalità, la rabbia, la cattiveria, la gamba per giocarsi 180 minuti alla morte. Ma nel calcio proprio quando credi di poter dare una sentenza finisce che succede il contrario. C’è un dato che potrebbe ribaltare questa teoria: il Verona stavolta non partirà favorito come ha sempre fatto durante la stagione. Per una volta non sarà la squadra da battere. Stavolta saremo noi il Portogruaro della situazione. Insomma io la vedo e la vivo così: non ho intenzione di farmi nessuna illusione, anzi parto leggermente pessimista. Se poi l’Hellas vorrà regalarmi, finalmente, qualche soddisfazione, beh… direi che me la sono meritata per tutto quello che ho sofferto in questi anni.
Lascia un commento