Tutto bello, tutto perfetto (quasi) ma alla vigilia della delicata trasferta a Ravenna dico che una partita non fa… Primavera.
Il Verona con la Ternana ci ha fatto capire che è una buona squadra. Una squadra che quando è sollecitata non si smarrisce e dà il meglio di sè. E questo è un dato molto importante. Ma ciò non può e non deve essere sufficiente. A costo di essere considerato incontentabile, dico anche che il Verona doveva vincere almeno tre a zero. E che aver rischiato di pareggiare nel finale è stato un rischio eccessivo.
Ci teniamo stretto quello che di buono il Verona ci ha dimostrato contro la Ternana. Ma consapevoli che questo è solo un piccolo mattoncino verso l’Obiettivo Supremo (maiuscole d’obbligo…). E che per perseguire questo obiettivo l’attenzione deve essere sempre massimale.
A Ravenna il Verona troverà un ambiente particolarmente sensibile. La tragedia che ha colpito i romagnoli con l’assurda morte del giovane Brian Filipi, sarà una carica enorme per la squadra. I giocatori giocheranno con il dolore nel cuore ma anche con la volontà di regalare il successo allo sfortunato compagno. Guai dunque prendere sotto gamba la partita, guai mollare e guai a ritenere di aver già vinto il campionato solo per aver superato la capolista.
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