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COSA SALVARE DI ARVEDI (E DELL’HELLAS)

C’è stato un momento in cui ho visto il baratro. Addio, caro, vecchio Hellas. E’ stato un momento lunghissimo, durato praticamente dal gol di Negrini. Vedevo la faccia di Stefano Rasulo da Busto Arsizio, cercavo di capire se potevamo coltivare almeno una speranza. Conosco Stefano da una vita, so leggere le sue parole, il suo sguardo. Non c’era speranza. Stefano sembrava un robot. Il Verona non era in campo. E tutto sembrava svanire. Poi arriva il gol di Zeytulaev, la gioia, l’esultanza. Verona salvo, forse c’è ancora qualcosa da salvare, oltre la C1, categoria infima (e pensa alla C2…).

Ma c’è qualcosa da salvare? Oggi è già tempo di parlarne. Perchè è oggi che nasce il futuro del Verona. Arvedi ha già fatto sapere di non essere disposto a farsi da parte. Addirittura il consulente Aramini ha spiegato che il conte ha una solidità finanziaria pari a 200 milioni di euro. Detto da un bancario, tenuto solitamente ad un certa riservatezza, è una gran bella notizia. I soldi, dunque, non sono un problema. Il Verona, del resto, già ora, ha il più alto monte ingaggi della serie C1. Costa come una medio-alta società di serie B.  A pensare male (a volte ci si azzecca…) è possibile che Aramini abbia detto quelle cose per scoraggiare eventuali compratori al ribasso. Ma questo ha prodotto anche un altro effetto: il tifoso dell’Hellas, che già sta vivendo malissimo al pensiero che Arvedi allestisca un altro circo dei suoi e che di primo acchitto vorrebbe una cessione della società, si aspetta adesso una grande squadra. Ma soprattutto si aspetta un serio programma di rilancio.

E siccome i programmi si fondano sugli uomini, la prima cosa che Arvedi deve portare a conoscenza dei tifosi scaligeri è chi sono i suoi collaboratori. Previdi? Prisciantelli? Pellegrini? Da queste scelte dipenderanno tutte le altre, visto che il problema pare non essere economico. Dopo di che: basta con l’umoralità del momento. Non si può cambiare idea cento volte a seconda dell’ultimo che ha chiamato al cellulare. Questo a mio avviso è il principale difetto di Arvedi (oltre che quello di fidarsi quasi sempre dei peggiori…). Il presidente del Verona compirà gli anni mercoledì (79, auguri), un’età a cui è dovuto rispetto, anche se in molte azioni il bizzarro "contadino" di Cavalcaselle pare più un bambino che un navigato signore.

E adesso alcuni ps:

1PS) Da oggi è fino a data da destinarsi saranno esposte nella redazione di Telenuovo a mo’ di reliquia la giacchetta da gelatar (ancora da lavare, con patacche originals) e la "mitica" cravatta dal verde indefinito con inquietante pittura (pare di tale "Fornasetti"…) indossate dal sottoscritto (la giacchetta…) e dal collega Rasulo (la cravatta…) in questa incredibile cavalcata salvezza.

2PS) Una promessa è una promessa. I bloggatori che vogliono partecipare alla cena (che pagherò io) mi manderanno una e-mail di iscrizione con nome e cognome e nick di riferimento a gvighini@gmail.com. Saranno ricontattati per l’invito ufficiale.

3PS) Ci sarebbe in ballo anche una biciclettata fino a Cavalcaselle. Ne parliamo alla cena.

Ciao e Forza Hellas

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