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LA GARA DELLA VITA

Per la mia generazione Legnano è sempre stata una marca di biciclette. Scavando nella storia si vedrà che è stata anche una partita di calcio. Ma non è questa la cosa importante. Il Verona è sprofondato in serie C e sta giocando con avversari che mai avrebbe pensato di affrontare. E se sprofondasse in C2, sarebbe anche peggio. La gara con il Legnano, però, è destinata ad entrare nella storia.

Se il Verona fallisse l’appello sarebbe dura tirare avanti per le prossime dieci partite che rischiano di diventare solo un lungo calvario verso la fine (in tutti i sensi…). Vincendo, il Verona di Sarri restituirebbe un po’ di luce al proprio cammino, nella speranza che quella benedetta scintilla che da anni aspettiamo finalmente dia modo al fuoco di propagarsi. Ci sono gare in un campionato che agiscono da svolta.

Ci sono momenti, anche banali che segnano la vita di un torneo. Nell’anno di Prandelli, se ricordate, fu una gara nella nebbia con la Fiorentina a cambiare il destino. La doppietta di Morfeo tenne a galla un Verona che altrimenti sarebbe sprofondato. Nell’anno di Malesani fu la gara con il Torino persa per il gol di Franco a marcare la debacle finale. Nel primo anno di Ficcadenti fu probabilmente quel pareggio di Catanzaro a non permettere all’Hellas di andare in serie A. Speriamo che la gara con il Legnano venga ricordata per la gara della rinascita gialloblù, tra qualche anno. E non solo come una marca di biciclette…

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