Cosa diremmo del cercatore d’oro che, quando lo trova, gli volta le spalle? Che avendo individuato un bel filone lo lascia perdere e si mette a setacciare il fiume da un’altra parte? Diremmo che è impazzito. Eppure è esattamente quello che fanno gli ispettori del lavoro e degli enti previdenziali rispetto al lavoro nero: cercano le "pagliuzze" in Veneto e in Lombardia, mentre trascurano il "filone" che si trova in Puglia o in Campania. La metafora del cercatore d’oro è di Giuseppe Bortolussi che ne ha scritto su Libero Mercercato. Ma i dati e le cifre citati da Bortolussi sono cifre e dati ufficiali che vengono dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Perchè continuamo a chiudere gi occhi su questa realtà? Perchè lasciamo che il cercatore continui a voltare le spalle all’oro?
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