ALPINI MESSI ALLA GOGNA

In centomila a Biella, come sempre al raduno nazionale degli alpini. Come sempre ripuliscono alla fine la città, per non creare problemi e anzi portare consumi ed economia.

Ma è successo che un gruppetto di alpini cantasse Faccetta Nera. E’ bastato perché Pd e 5 Stelle mettessero alla gogna l’intero corpo degli alpini. Dimenticando i tanti loro meriti che Mattarella per primo ha sottolineato.

Alpini che morirono in tantissimi nella guerra in Russia. Erano fascisti? Diciamo che nel Ventennio dovevi cercare col lanternino i pochissimi italiani antifascisti.

Fascisti anche quelli che poi diventarono i leader della sinistra italiana.

Comunque aver messo alla gogna l’intero corpo degli alpini, dimenticando i tantissimi loro meriti, è una autentica vergogna.

OPINIONE: UN NUOVO PAPA AFRICANO

Sepolto Francesco si parla del nuovo Pontefice. Pare sia favorito Parolin. Ma Federico Rampini, nel suo sito sempre interessante, auspica un Papa africano e ci descrive un’Africa di cui nessuno parla.

Rampini spiega che in Africa stanno proliferando le Chiese protestanti che predicano e praticano la ricchezza e la democrazia. L’esatto contrario del Vaticano dove da sempre vige l’autoritarismo assoluto e si esalta la povertà.

Sembrerebbe ovvio che, se vuoi sconfiggere la povertà, devi produrre ricchezza.

Comunque Rampini auspica un Papa africano che faccia propri i principi delle Chiese protestanti il che produrrebbe un’autentica storica rivoluzione in Vaticano.

Vedremo se può avverarsi la “profezia” di Federico Rampini o se il nuovo Pontefice sarà Parolin.

 

COSA DICE IL VOTO A MONFALCONE

I quotidiani di centrodestra hanno esultato perché alle elezioni di Monfalcone la lista islamica ha ottenuto solo il 3%. A mio parere invece il dato è molto preoccupante.

Spiego: Monfalcone è la città italiana con più stranieri. Solo gli islamici rappresentano un abitante su sei, in particolare bengalesi arrivati per lavorare a Fincantieri che, priva di lavoratori italiani, ha puntato su quelli stranieri.

Bene perché dei tanti islamici di Monfalcone solo pochi sono andati a votare? Perché la maggior parte rifiuta il voto, quella nostra democrazia che osa sancire che il voto della donna equivale a quello dell’uomo: intollerabile per gli islamici. I quali pur vivendo a Monfalcone per motivi di sopravvivenza economica, che non c’era nel loro Paese, rimangono un’enclave che ha non ha nessuna intenzione di aprirsi alla democrazia, ai diritti del nostro Paese.

Restano un’enclave che vive e pratica le regole islamiche, a partire dalla sottomissione totale delle donne. Quindi la loro mancata partecipazione alle elezioni comunali è l’esempio di quanto appena scritto. Una scelta che dovrebbe preoccuparci e non poco, perché abbiamo migliaia di immigrati che rifiutano qualunque integrazione con tutte le preoccupanti e pericolose conseguenze che ne derivano.

Magari fossero andati tutti a votare, ma non è stata questa la loro scelta di integrarsi alle nostre regole partendo da quelle della democrazia.

NORDIO ACCUSATO DI RAZZISMO

Il razzismo è una questione molto seria, quindi non andrebbe né strumentalizzato né banalizzato come accaduto contro Nordio. Il ministro accusato di razzismo per aver dichiarato: “Ci sono Etnie che magari non hanno la nostra sensibilità verso le donne”
Il Pd ha addirittura evocato il Manifesto sulla razza del fascismo.
Quando Nordio ha semplicemente ricordato un dato di fatto: chi controlla cosa impongono alle loro donne gli uomini islamici?
Il tribunale ha appena chiesto la condanna all’ergastolo per padre, madre, zio e due cugini di Saman, uccisa brutalmente perché si era rifiutata di sposare l’uomo che la famiglia aveva scelto.
Da noi accade che un ragazzo via di testa uccida la giovane che lo rifiuta; ma non esiste che una famiglia occidentale imponga il matrimonio e ammazzi la figlia che si rifiuta di farlo.
Ripeto: razzismo è una cosa molto, ma molto seria che va affrontata in maniera decisa e adeguata.
Se invece vogliamo fare solo chiacchiere, cioè non contrastare il razzismo vero, facciamo come con Nordio evocando il Manifesto sulla razza di fronte ad una indiscutibile verità ricordata dal ministro della Giustizia.

LA LEGA DI STEFANI E IL CICLONE VANNACCI

Ha avuto un grande risalto il precongresso della Lega in Fiera sabato a Padova: Telenuovo ha fatto la diretta, ne hanno scritto molto anche i quotidiani sia locali che nazionali.

C’è stata l’incoronazione di Alberto Stefani, non solo la conferma a segretario regionale ma anche di fratto la nomina a candidato presidente per le elezioni in Veneto.

Cosa pensare di lui? E’ legato al territorio? Rappresenta la Lega dei tanti amministratori locali che ha nella nostra regione? Alla domanda se è democristiano ha risposto di ritenerlo un onore.

Stefani erede di quei democristiani dorotei che anche loro decenni fa volevano l’autonomia del Veneto?

Poi si è parlato molto anche del generale Vannacci che ha un grande patrimonio personale di voti. Salvini ha detto che deve anzitutto iscriversi alla Lega. Cosa farà il generale? Il Foglio ha scritto che “Cercasi un Vannacci non estremista per dare un futuro alla Lega”.

Ma è credibile che il generale non sia un estremista? Sembra arduo se pensiamo alle sue posizioni, cominciando dalla parità di genere non proprio da lui promossa…

In ogni caso il precongresso in Fiera a Padova ha fatto da preludio al congresso di Firenze dove, non c’è dubbio, che Salvini verrà confermato alla guida del partito.

ESERCITO O FISCO EUROPEO

Secondo la Von Der Leyen dovremmo avere un esercito europeo, spesa 800 miliardi di euro. Averlo entro 4 anni. Par di capire che con l’attuale guerra non c’entri: speriamo che finisca prima di 4 anni. Forse la presidente della commissione europea teme che la Russia invada l’Europa e quindi pensa all’esercito con questa spesa enorme. Ipotesi semplicemente ridicola.

Ma veniamo al punto. L’Ue, oltre all’Euro, non ha mai costruito qualcosa di comune per i 27 Paesi: solo risse e contrasti tra di loro. Non solo: ha concesso la cosa più vergognosa, i paradisi fiscali dove alcuni Paesi ci guadagnano offrendo i lauti vantaggi della residenza fiscale e altri vengono danneggiati.

Mi sembra quindi ovvio che il primo dovere delle Von Der Leyen sarebbe quello di promuove un fisco europeo comune per tutti i Paesi, altro che un esercito, che poi pretenderebbe fosse finanziato dai Paesi danneggiati dai paradisi fiscali.

In fine ammesso che serva un esercito europeo basterebbe mettere assieme gli eserciti che già ci sono dei 27 Paesi, senza bisogno di crearne uno nuovo.

E per concludere sarebbe ora di spendere per la sanità, l’istruzione, le bollette, il carrello della spesa invece che per le armi. Armi che portano solo alla guerra, non certo alla pace.

TRUMP: ZELENSKY E’ UN DITTATORE

Trump è stato categorico. Alcuni fatti parlano chiaro: Zelensky ha abolito 13 partiti, in Ucraina non esiste la libertà di opinione. Rifiuta le elezioni. Anche Putin è un dittatore, ma democratico: nel senso che è stato confermato non so quante volte a furor di popolo dagli elettori russi.

Putin ha detto che se andasse al voto Zelensky prenderebbe forse il 4%. In effetti è difficile pensare che gli ucraini, con un milione di morti, siano entusiasti di chi poteva evitare le guerra solo concedendo un referendum autonomistico ai russofili del Donbass

E’ vergognoso che tutti i Paesi europei, Italia compresa, abbiano inviato armi all’Ucraina, armi utili non alla pace ma a continuare il massacro della guerra.

Vergognosi anche quei baci-abbracci di tanti leader occidentali, Meloni compresa, al dittatore Zelensky neanche fosse un campione di pace e democrazia.

Ha ragione Trump. Se Zelensky non ha scatenato la guerra poteva evitare che continuasse. Invece, sospetto più che fondato, l’ha continuata per garantire la continuità del suo potere a danno enorme dei suoi cittadini ucraini, cui è negato anche il diritto democratico di andare al voto.

FINE VITA, FINE CIVILTA’

La Toscana per prima ha approvato la legge sul fine vita, a ruota verrà anche il Veneto di Zaia. Oggi vige la libertà di scegliere cosa fare della propria vita. Contro una civiltà secolare che sanciva: la vita appartiene a Dio o allo Stato. Come dire che, prima dei tuoi diritti, ha dei doveri: verso le regole religiose o, da laico, verso la comunità cui appartieni.

Va detto che sono pochissimi a scegliere il suicidio assistito. La larga maggioranza dei malati terminali preferisce tirare a campare. Senza dire che oggi la medicina ti garantisce dei sedativi che, se non cancellano, leniscono di molto il dolore.

Appartengo anch’io a questa maggioranza. Mai opterò per il fine vita. Tirare a campare consente varie cose: continuare ad avere rapporti affettivi con i tuoi cari che, vedendoti malridotto, si sentono in dovere di starti vicino; magari occuparti anche dei tuoi interessi; e, soprattutto, rimandare il vero terrore del nulla che ti attende con la morte.

Oggi trovarne uno che crede nell’aldilà, nella vita eterna dopo la morte.

La chiesa è fermamente contraria al fine vita, i vescovi hanno subito condannato la legge toscana. Il Papa non si è espresso, era anzitutto impegnato ad intervenire a Sanremo. La sua priorità.

Su Sanremo concordo in pieno con il Fatto Quotidiano che ha scritto: “Sanremo è lo specchio, del nulla”.

 

MORETTI FURTI E SPECULAZIONI

Ladri anche a casa dell’eurodeputato Pd Alessandra Moretti che, prima ancora del furto, si è preoccupata che non ci siano speculazioni dicendo che non si conosce l’identità dei ladri. Magari doveva chiedere anzitutto che li becchino.

Non mancano i ladri anche italiani ma il dato statistico del ministero degli Interni certifica che il 65% dei reati, non solo furti, li compiono gli stranieri.

La prima preoccupazione di tutti i cittadini è tornare a casa e trovarla devastata dai ladri. Danno enorme non solo alla proprietà ma anche all’intimità della nostra vita privata.

Non ne veniamo fuori. Non riusciamo ad imporre sicurezza e legalità agli italiani, figuriamoci agli stranieri. Non parliamo dei tanti bravi stranieri integrati che lavorano, meno che mai i clandestini.

Non si vedono passi in avanti; né il governo Meloni né quelli precedenti hanno ottenuto risultati significativi.

Non meravigliamoci che crescono i cittadini che pensano all’autodifesa armandosi. Scelta tra l’altro assai pericolosa.

VATICANO, UNA FORTEZZA MISTERIOSA

Le esternazioni di Papa Francesco sono quotidiane: dice cosa succede in Italia e nel mondo e cosa bisognerebbe fare.

Personalmente ho trovato vergognosa l’affermazione che servirebbe un’inchiesta per appurare se a Gaza c’è un genocidio. Antisemitismo inaccettabile: è Hamas che dichiara di volere lo sterminio di tutti gli ebrei, mentre Israele non l’ha mai detto dei palestinesi. Anche se ovviamente resta criticabile l’eccesso della sua risposta bellica all’attacco subito.

Ma il punto è che Papa Francesco non parla mai di cos’è e cosa succede, non a Gaza, ma in Vaticano. Che resta una fortezza misteriosa. L’unica cosa evidente è che si tratta di una Sede Santa e Respingente: di migrante non ne entra uno che sia uno. Trump deve aver imparato dal Vaticano come si sbarrano i confini…

Il Papa ha dichiarato solo che c’è una lobby gay. Ma che tra i sacerdoti sia più diffusa l’omosessualità dell’eterosessualità è cosa nota e che non c’entra.

Si vorrebbe conoscere cosa succede, che regole ci sono in questa fortezza misteriosa del Vaticano. Di certo non vige la democrazia, mai state delle elezioni. E’ una monarchia o un’oligarchia? Chi comanda? Che regole in vigore? Diritti civili rispettati o no? Le suore devono portare il velo? Sono libere o sottomesse come nel mondo islamico?

Tante cosa conosciamo di tutti gli altri Paesi. Di questo Stato, ospitato nel territorio italiano, poco nulla. Ospitiamo una fortezza misteriosa.

Direi che il Papa oltre che parlare di Gaza almeno qualcosa dovrebbe dirci di come funziona casa sua. O può restare silente?…