Quello firmato con l’Egitto sul controllo dei flussi migratori è un accordo storico. Dopo di che ci vuole un certo ottimismo per credere che avrà effetti pratici.
Elly Schlein è insorta: non si possono fare accordi con chi nega la verità su Regeni. Giusto quindi, per coerenza, nessun accordo con chi ha sterminato milioni di civili in Vietnam e nel resto del mondo. Non si può obbedire agli ordini dei carnefici Usa di mandare armi a Kiev! Anzi: dobbiamo uscire subito dalla Nato!
Interessante fare questa domanda a Elly e sentire cosa risponde…
Quanto alla verità su Regeni la conosciamo: ammazzato dai servizi segreti egiziani, ma non lo ammetteranno mai.
Dopo di che se in Italia scrivi un articolo contro quella fascistona della Meloni ricevi solo appalusi; se vai a scrivere sul Manifesto articoli contro il regime egiziano corri rischi precisi. Giulio Regeni ne era consapevole? Se sì era un eroe, quindi va celebrato come il nostro Navalny.
Poi la Real politique prescinde dai singoli casi pur deplorevoli. Anzitutto l’accordo non l’ha firmato solo Meloni ma tutti i Paesi dell’Unione europea; tutti consapevoli che non puoi continuare ad accettare che arrivino comunque eserciti di migranti. Giusto salvarli in mare, ma i flussi vanno (andrebbero) regolamentati.
Potrà farlo l’Egitto? Sulla carta sì: è un grande Paese con grande forza di dissuasione; non un piccolo Paese come la Libia e la stessa Albania.
Lo farà? Difficile sperarci. Ma, almeno sulla carta, questo è un accordo storico sul governo dei flussi migratori che non ha precedenti.