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CUFFARO SI’, MOGGI NO

 


Totò Cuffaro sì, nessun problema a ricandidarlo capolista nella sua Sicilia. Luciano Moggi no, assolutamente no, non solo non è il caso di candidarlo ma è più prudente far finta nemmeno di conoscerlo. Questa la scelta chiara, netta e… grottesca del leader dell’Udc Pierferdi Casini.

Sabato Moggi era andato a Roma alla convention dell’Udc. Seduto in prima fila era stato prodigo di applausi e complimenti nei confronti di Casini dichiarando che avrebbe sicuramente votato quel partito. Dopo di che, un po’ sul serio un po’ per scherzo, aveva anche accennato ad una sua candidatura dicendosi certo che almeno 9 milioni di tifosi juventini l’avrebbero votato. Perchè io – aveva aggiunto – rappresento la Juve che vinceva sempre, non come quella di oggi, quella di Cobolli Gigli, che invece perde.

Preoccupatissimo, par di capire, di perdere anche lui, Pierferdi Casini ha subito escluso la candidatura di Moggi. E fin qui niente da obiettare: è lui il leader dell’Udc e, come tutti i leader si sceglie tutti i candidati. Ma la cosa grottesca è stata la presa di distanza di un Casini che ha negato anche di conoscere Moggi, perfino di averci parlato una qualche domenica nella tribuna d’onore di un qualche stadio, che ha voluto precisare di averlo incontrato allora per la prima volta…

Che dire? Che Peirferdi è molto più riservato di Totò “vasa vasa”, cosi soprannominato per l’abitudine di familiarizzare a baciare un po’ tutti, anche certi personaggi ambigui della sua Sicilia…

Tra Totò Cuffaro e Luciano Moggi chi dei due vi sembra il più inquietante, quello dal quale tenersi alla larga per prudenza? Casini, come abbiamo visto, non ha dubbi: Cuffaro sì, Moggi no.

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