La Pasqua 2008 è passata alla storia come quella della conversione in mondovisione di Magdi Allam al cristianesimo, con il battesimo impartito dal Papa in persona.
Subito dopo Allam ha ribadito la sue critiche durissime al fondamentalismo islamico, arrivando a sostenere che quella religione ha insita la violenza. Solo la religione islamica è così? O anche in altre religioni la violenza e l’intolleranza sono come un fiume carsico che – nel fluire del tempo – ogni tanto scompare, lasciando spazio alla tolleranza e al dialogo, e ogni tanto riaffiora?
Siete d’accordo con l’analisi che propone di il vicedirettore del Corriere? E, altra questione più pragmatica: posto che il pericolo del terrorismo islamico è qualcosa di molto concreto, posto che molti islamici presenti anche nel nostro Paese hanno una concezione dei diritti e delle libertà personali che per noi è inacettabile; posto tutto questo, come se ne esce? Ci vuole una contrapposizione sempre più forte e decisa, come mi sembra auspichi Allam, o può servire di più il dialogo e un’integrazione che punti a laicizzarli (come avvenuto per noi cattolici) cioè ad avere un rapporto molto meno pervasivo con i dettami della religione? Favorendo lo sviluppo economico e civile dei Paesi islamici non si prosciuga anche il mare che alimenta il terrorismo?
Altra questione ancora: come giudicate il comportamento di Papa Benedetto XVI° che prima battezza di persona e in mondovisione Magdi Allam, e subito dopo si dissocia da lui facendo dire al portavoce vaticano che la Chiesa non necessariamente condivide le idee dei suoi convertiti…Se Papa Benedetto non condivideva non faceva meglio a far battezzare Allam dal portavoce vaticano padre Lombardi?…
Non entro nella scelta di fede di Magdi Allam, che è questione sua personale. Ma sui molti risvolti più propriamente politici di questa vicenda mi sembra interessante discutere e confrontarci. Aspetto i vostri pareri
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