La Camera Usa ha detto sì alla riforma della sanità voluta da Barack Obama ed il presidente ha parlato di “una giornata storica per l’America”. Un voto arrivato in un altra giornata storica per l’Europa e per il mondo: l’anniversario della caduta del Muro di Berlino. Ed è curioso osservare che quella assistenza sanitaria garantita anche a chi non può pagarsela, che Barack è impegnato ad introdurre negli Usa, esisteva per tutti e assolutamente gratuita in ogni Paese dell’Europa comunista. E funzionava anche in maniera più che accettabile.
Ma l’intero modello comunista – con la sua sanità gratuita, con la sua ottima pubblica istruzione, con i suoi fondamenti etici inoppugnabili – è saltato per aria,oltre che per la mancanza di libertà, perchè aveva costi insostenibili. Insostenibili a fronte di una produttività in progressiva ed inarrestabile dissoluzione. Lo statalismo, l’assistenzialismo, che elargiscono e garantiscono comunque e a prescindere, finiscono col distruggere la responsabilità individuale. Le persone lavorano sempre meno; non perchè siano cialtrone, ma perchè il sistema le fa diventare cialtrone. E così un modello che sulla carta ha – lo ripeto – un alto valore morale e umanitario, all’atto pratico diventa insostenibile.
Oggi la riforma sanitaria che Obama vuole introdurre negli Stati Uniti incontra fortissima resistenze non perchè gli americani siano insensibili alle esigenze della solidarietà e dell’umanità, ma perchè temono gli effetti deleteri dell’assistenzialismo che arriva a corrompere la vitalità dell’uomo. E’ un concetto che spiega molto bene oggi sul Corriere Massimo Gaggi che scrive: “Figli dei pionieri, influenzati dalla cultura protestante, gli americani restano convinti, in maggioranza, che ognuno è responsabile del proprio destino; che in nessun settore, nemmeno nella sanità, possono esserci i “pasti gratis”.
Per noi invece i “pasti gratis” ad ogni livello sono diventati la norma, la pretesa, il diritto acquisito e irrinunciabile. Ci beiamo autoproclamandoci molto più civili degli americani, che accusiamo di lasciar morire per strada chi non ha in tasca la carta di credito o l’assicurazione sanitaria. Dovremmo invece guardarci allo specchio e vedere i guasti che l’assistenzialismo ha prodotto tra di noi proprio perchè toglie ad ognuno la responsabilità del proprio destino. Qualunque cosa venga garantita gratuitamente è diseducativa perchè puoi averla senza merito e senza fatica. E i risultati li vediamo in almeno metà del nostro Paese…
Il Muro non c’è più ma, in compenso, noi abbiamo trasferito l’assistenzialismo anche in famiglia, dentro le mura delle nostre case: ai figli diamo la paghetta, le vacanze garantite, i vestiti griffati, l’università con appartamento pagato fuori sede, e poi ci lamentiamo che non comincino mai a lavorare…Quando, avendo tolto loro la responsabilità del proprio destino, c’è se mai da stupirsi che qualcuno si metta a lavorare ugualmente…
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