Ogni volta che viene catturato un boss della mafia puntualmente ce lo spacciano come il “numero uno di Cosa Nostra”; oppure, mal che vada, come il numero due. Ed è appunto il caso dell’ultimo, cioè di questo Domenico Raccuglia. Todos caballeros, todos generale: si vede che nelle cosche manca la truppa…Oppure che ci spacciano per “boss dei boss” uno che è poco più di un picciotto. Quale ipotesi vi sembra più convincente?
Intanto mi sembra molto poco convincente anche quella folla plaudente che ogni volta vediamo accogliere, fuori dalle questure, l’arrivo del mafioso ammanettato. L’ho appena vista anche con Raccuglia nei telegiornali della sera. E mi ricorda le claque che battono le mani nei vari studi televisivi quando si accende la scritta “applausi!”. Intanto definirla folla è un’esagerazione: per quanto le telecamere stringano, non riescono a nascondere che sono massimo una cinquantina di persone. Così come erano sparuti i lenzuoli bianchi che anni fa comparvero sui balconi di Palermo come manifestazione di protesta contro la mafia: pare li avessero esposti solo i famigliari dei tutori dell’ordine in servizio nella città siciliana.
La finta folla festante per la cattura del boss, che ci viene proposta, dovrebbe essere la dimostrazione di un’opinione pubblica locale – siciliana, piuttosto che calabrese o campana – che esulta per l’ennesimo “duro colpo inferto alla grande criminalità organizzata”. Quando in realtà, nella migliore delle ipotesi, è indifferente. Nella peggiore pronta a solidarizzare con i boss, anche sui campi di calcio.
E arriviamo alla vera questione. Perchè delle due l’una: o siamo razzisti, e quindi convinti che i cittadini del Mezzogiorno siano geneticamente predisposti al crimine; oppure dobbiamo domandarci come mai il nostro Stato abbia clamorosamente fallito ai loro occhi al punto di risultare meno appetibile delle cosche. Non ostante l’enorme quantità di risorse che lo Stato ha profuso al Sud sia come aiuti economici che sul piano della repressione affidata ai magistrati e alle forze di polizia.
Ripeto e concludo: o prendiamo per buona la folla festante fuori dalle questure, e ci convinciamo che rappresenti l’opinione pubblica meridionale, oppure dobbiamo capire perchè considera quelle dello Stato truppe di occupazione e quelle della mafia le sue brigate partigiane.
Lascia un commento