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GHEDDAFI LIBERO DI SPUTTANARE GESU’

 

 

Quanto combinato a Roma da Gheddafi è tanto più inaudito alla luce del precedente: le vignette satiriche su Maometto che innescarono le fiamme della rivolta nel mondo islamico. Una la mostrò anche il ministro Calderoli stampata sulla sua maglietta e provocò l’assalto della folla al nostro consolato proprio nella Libia del Colonnello.

Reazioni giustificate – a detta di molti – perchè tutte le religioni meritano rispetto e nessuna deve essere oggetto di ironie. Anche chi allora non prese una posizione così politicamente corretta, rimase comunque impressionato dalla forza di quella reazione, dalla fede granitica che permeava e permea i credenti mussulmani.

C’è poi l’altro precedente – per molti versi ancor più clamoroso – di un Papa Razinger che pensava di essere rimasto un professore di teologia colto e insinuante e che, a Ratisbona, osò citare quell’imperatore bizantino, Manuele Paleologo, secondo il quale l’Islam sarebbe una religione di guerra. Ricordate cosa successe? Il Papa dovette scusarsi e umiliarsi in ogni modo e luogo, per evitare che nei Paesi mussulmani iniziasse la caccia al sacerdore e al fedele cattolico.

Messi a fuoco i due precedenti, veniamo al nostro ineffabile Maummar Gheddafi che arriva a Roma che (come ben sappiamo) prima di essere la capitale d’Italia è la capitale del cristianesimo, la Mecca dei cristiani. Arriva e si mette a predicare il Corano alle escort. Fin qui niente da dire perchè anche Gesù amava circondarsi di Maddalene…Ma poi, nella sua predica, non è che abbia solo ironizzato né fatto semplicemente della satira sulla religione cristiana. Ha invece rivolto il peggiore insulto a quel Cristo che è il fulcro stesso della nostra religione, lo ha sputtanato definendolo – questo ha detto il Colonnello – un vigliacco che, dopo aver predicato bene, razzolò malissimo: cioè nel momento cruciale sarebbe scappato tra le braccia di Dio padre, mandando un suo sosia a morire sulla croce!… Se avete un dubbio, o eravate distratti, andate a leggervi i resoconti della “lectio magistralis” tenuta dal leader libico al cospetto delle cento fanciulle ingaggiate per ascoltarlo.

Dopo di che, più sconcertante ancora delle parole di Gheddafi è il silenzio totale che è seguito. Non mi aspettavo certo una rivolta di piazza da parte del popolo del Dio cristiano, ma mi sarebbe sembrato il minimo una protesta ufficiale. Anzitutto da parte della segreteria di Stato vaticana.

Invece a difendere il cristianesimo da un attacco così ignobile è rimasto solo l’agente segreto “betulla”, alias Renato Farina, che ha espresso tutto il suo sacrosanto sdegno di giornalista cattolico sul Giornale. Pierluigi Battista ha scritto sul Corriere un pezzo incentrato sulla dicriminazione della ragazze piccole e brutte, escluse dall’invito del Colonnello. Per il resto silenzio assordante.

E, se vogliamo, bene che se ne sia stato zitto il mondo politico; evitandoci così la replica della ridicola strumentalizzazione fatta attorno al crocifisso “sentenziato” dalla Corte europea (fatto, per altro, molto più veniale dei pesanti insulti lanciati impunemente da Gheddafi). Ma lascia allibiti il comportamento, la mancanza di reazioni, del Vaticano. Forse il cardinal Bertone era distratto…dalle voci che danno Lippi di ritorno sulla panchina della sua Juventus…Ma con tutti quegli uffici pontifici che intervengono e prendono posizione su tante questioni, anche non di pertinenza della fede, possibile che non ci sia stato nemmeno un monsignore pronto ad insorgere, a difendere Gesù Cristo dalla sciabolata islamica del Colonnello?

Da chiedersi se non avesse ragione la profetessa Oriana Fallaci a parlare di Eurabia, di un Occidente cristiano che si arrende senza nemmeno tentare di resistere.

 



 

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