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UNA MERKEL PER I NOSTRI INVALIDI

 Auguriamoci che Angela Merkel, dopo essersi occupata della Grecia, venga a dare un’occhiata a come vanno le cose con i nostri invalidi. Perchè con loro siamo alla magna, Magna Grecia.

Come noto il cancelliere tedesco si rifiuta di concedere il prestito di 9 miliardi alla Grecia senza precise garanzie sui tagli alla spesa e il piano di rientro. Sacrosanto: se domando dei soldi a qualcuno questi ha tutto l’interesse a controllarmi, non solo per riavere indietro il prestito, ma anche per aiutarmi a mettere la testa a posto; cioè a non fare più debiti sconsideratamente.

Invece il nostro ministro degli esteri Frattini accusa la Merkel di essere troppo rigorosa, di pretendere troppe garanzie. Coerente: lui fa parte di un governo che regala pacchi di milioni, a Catania piuttosto che a Palermo, compiendo così una chiara istigazione a delinquere; cioè ad accumulare deficit ulteriori con la certezza che qualche santo provvederà…

Ma veniamo ai nostri invalidi. Il presidente dell’Inps, Antonio Mastropasqua, ha fornito l’ultima cifra aggiornata: percepiscono una pensione o un assegno in 2 milioni e 600 mila, con un aumento del 4,5% nell’ultimo anno, e un costo di 17 miliardi di euro. Caspita: il 5% circa della popolazione italiana è invalida! Errore. Il numero infatti non va rapportato al dato complessivo della popolazione, ma a quelli che lavorano che sono un po’ meno di 23 milioni. Quindi gli invalidi sono il 10% abbondante dei lavoratori!!

Non ci siamo ancora. Mastropasqua infatti aggiunge che ci sono “altri due milioni di soggetti di invalidità professionale, la cosiddetta inabilità, che porta a quasi 30 miliardi il volume delle risorse impegnate nel sostegno della non autosufficienza”. Quindi alla fine ne sosteniamo 4 milioni e 600 mila, il 20% di quelli che lavorano!!!

Ultima considerazione. Stiamo per celebrare il 150° dell’unità d’Italia, e il presidente dell’Inps non vuole fomentare divisioni…Quindi non ci dice com’è distribuito tra le varie regioni italiane questo esercito sterminato di “non autosufficienti”…Ma basta guardarsi intorno per vedere che non sono concentrati né in Veneto né in Lombardia né in Emilia…

Quindi in alcune regioni del Sud la percentuale di invalidi ed inabili sarà superiore al 30%. Proprio la dove si aggiungono anche i posti pubblici distribuiti con grande “liberalità” (diciamo così) per venire incontro al dramma della disoccupazione…

Ci vorrebbe o no una Angela Merkel che venisse ad imporre controlli rigorosi e a tappeto? Di certo non li effettua l’Inps che ha controllato 200 mila posizioni, scoprendone il 15% di fasulle, cioè 30 mila. Ma nello stesso periodo ha accolto altri 115 mila nuovi pensionati invalidi, dilatando così il numero degli assegni invece di restringerlo.

In conclusione potremmo dire che la storia si ripete: già nell’antichità la Grecia si trovò a imparare qualcosa dalla Magna Grecia…

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