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A LORO IL PETROLIO, A NOI I BARCONI

 A loro il petrolio, a noi i barconi.

Sbaragliata l’ultima difesa dei lealisti e messo in fuga il bieco dittatore con i suoi famigliari ( almeno quelli sopravvissuti ai bombardamenti “umanitari” della Nato), abbiamo dunque “vinto” la guerra di Libia. E’ tempo di bilanci, e per noi il risultato è quello che dicevo: ci siamo garantiti profughi e barconi per mesi ed anni a venire. Francia e Inghilterra invece avranno il petrolio, quei contratti privilegiati per le forniture che prima avevamo noi. A ciascuno il suo.

Una guerra dall’esito tanto stupido, rispetto al nostro interesse nazionale, è difficile ricordarla. Viene in mente Mussolini che voleva spezzare le reni alla Gracia o che pregava Hitler di partecipare all’operazione “Barbarossa”…Non che Berlusconi e Napolitano abbiano pregato anche loro Sarkozy…Diciamo che la fragilità dell’Italietta li ha costretti ad assecondare i desiderata dei potenti alleati franco-anglo-statunitensi. Ma il risultato per il nostro Paese è farsesco.

Non bastasse quest’esito, dobbiamo ancora leggere gli ultimi bagliori di puttanate sui nostro media: della serie “Gheddafi violentava le sue amazzoni” (sic!). Non voglio turbare Silvestro sostenendo che è come dire che Berlusconi deve pagare per trovare donne e fanciulle disponibili…Limitiamoci al paragone tra dittatore libico e dittatore italiano: vi pare che il Duce aveva bisogno di procedere a colpi di stupri o ci ricordiamo le migliaia e migliaia di donne italiane che quotidianamente gli scrivevano offrendosi a lui, che facevano la coda in attesa di concedergli le loro grazie?

E secondo voi, ammesso che gli interessasse farsele, il colonello le amazzoni doveva forzarle?…Bisogna essere bambini, e magari pure deficienti, per credere che Gheddafi o Fidel o Chavez o Mao o un qualunque personaggio al vertice del potere, anche in regimi democratici, abbia bisogno di violentare e stuprare per fare sesso.

Eppure i nostri media sono arrivati a scrivere anche questo, all’interno di quella visione puerile per cui il Male e la Violenza devono essere tutti dalla parte di Gheddafi e dei lealisti, ed il Bene e l’Umanità invece dalla parte dei ribelli.

Alberto Moravia ce lo aveva raccontato più di cinquanta anni fa ne “la Ciociara”: raccontato degli alleati che liberavano sì l’Italia dai nazi-fascisti e, nel frattempo, risalendo la penisola si stupravano qua e là donne italiane (nel film omonimo interpretate da Sofia Loren che vinse l’Oscar).

Per carità: gli alleati erano il Bene, però in guerra violentavano le donne. Nelle guerre, con la loro violenza bestiale e atrocità, conta solo il risultato finale rispetto al proprio interesse nazionale. E per noi la guerra di Libia è stata un disastro. Mentre le violenze e le atrocità sono patrimonio comune dei combattenti, sia dei “buoni” che dei “cattivi”. Ma è vano pretendere che i nostri gloriosi inviati ricordino questa ovvietà.


 

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