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TUTTI PAZZI PER IL RAMADAN

 Tutti pazzi per il Ramadan: Napolitano manda messaggi augurali, la vicesindaca di Milano va alla cerimonia di chiusura con tanto di velo in testa; Alemanno a Roma, non si mette il velo, ma corre in moschea anche lui. Altrettanto fa il vescovo di Verona togliendosi, come prescritto, scarpe e calzini.

Il cattolico tradizionalista Camillo Langone, sul Foglio, è caustico e li infila tutti con la citazione di uno scritto di Ratzinger: “Nella lingua dei profeti il culto degli dei stranieri viene definito come prostituzione”.

Non sono un esperto di Scritture e mi limito ad un’osservazione più banale: vanno di moda le energie alternative e anche le religioni alternative. Qualche decennio fa era molto snob intressarsi di buddismo o induismo, adesso è scoccata l’ora del Ramadan. E chich parlarne e partecipare quantomeno alla cerimonia di chiusura: fa tanto Agelina Jolie a Lampedusa; ci si sente George Clooney che sul palo del Lido “processa” anche lui la casta corrotta dei politici (in attesa di trovare la sostituta della Canalis)…Della serie: così fan tutti

Potrei capire Maria Grazia Guida, la vicesindaca che viene dal mondo cattolico: minimo però mi aspetto che partecipi – sempre col velo in testa – anche ai riti della Quaresima ( o partecipare a questi è troppo retrò, è fuori moda?). Ed immagino che il vescovo di Verona si aspetti di vedere l’imam che venga ad inginocchiarsi in Duomo la prossima Pasqua. Auguri per l’attesa

Ma che ci sta a fare questo improvviso innamoramento per le religioni (altrui) nel laico Giorgio Napolitano? La destra sociale è sempre stata pagana, niciana, stile Casa Pound, e guardava con disprezzo alle fedi monoteistiche del Libro: a cosa è dovuta la repentina conversione di Alemanno?

Se non è la moda, se non è snobismo, non sarà mica un calcolo politico questo dei nostri politici? Possibile che siano tanto fessi da credere che gli elettori islmici li voteranno perchè loro si sono mostrati sensibili alla ricorrenza del Ramadan?

Che sia la sindrome di Arlecchino? Mi spiego: per promuovere la convivenza tra persone di fedi diverse un giorno devo andare in chiesa, il giorno dopo in moschea, quell’altro in sinagoga e l’altro ancora alla Casa del Regno dei testimoni di Geova. Come dire che, per far convivere i cittadini di destra con quelli di sinistra e di centro, oggi devo far vedere che “onoro” Berlusconi, domani Bersani e dopodomani pure Casini…

Se non è Arlecchino sono comunque pagliacciate.

Personalmente trovo che la notizia buona sia quella speculare: al crescente interesse dei nostri politici per il Ramadan corrisponde il crescente disinteresse degli islamici. Tra qualche anno avremo il problema, qui in Italia, del riutilizzo delle moschee dismesse. Perchè il fondamentalismo penetra nei Paesi poveri, come la Bosnia, dove la gente vive ancora a polenta e sardelòn…

Qui da noi, per fortuna, penetra il consumismo, penetrano i supermercati. Alla vicesindaca di Milano bisogna spiegare che di donne velate ne vedi sempre di più all’Esselunga o all’Aliper e sempre meno in moschea…Speriamo bene.

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