A conclusione dell’anno di celebrazioni per il 150simo dell’Unità d’Italia ci sarebbe un bel discorso, un annuncio da dare agli italiani. Ci vorrebbe, é vero, un Capo dello Stato un po’ più frizzante, sbarazzino, e magari propenso a raccontala giusta. Me lo vedo un Matteo Renzi che si affaccia sul Colle e dice qualcosa del genere:
"Cari cittadini, 150 anni fa abbiamo riunificato il paese e liberato il sacro suolo della Patria dallo straniero. Ma ora, a coronamento e compimento, abbiamo fatto un balzo all’indietro nella storia. Ho pertanto il piacere di annunciarvi che l’occupazione straniera è tornata! L’Italia – per dirla alla Metternich – è nuovamente un’espressione goegrafica! (cioè priva di sovranità propria)”.
Naturalmente il Capo dello Stato sbarazzino aggiungerebbe che adesso le conquiste non si fanno più col metodo barbaro e crudele delle Panzer Divisionen, grazie alle quali Hitler si illudeva di impadronirsi dell’Europa. Oggi la conquista, almeno nell’Occidente civile, è economica, commerciale, finanziaria: in sintesi la moneta ha sostituito i carriarmati.
D’altra parte come si spiega che, dal 1945 in poi, gli Stati Uniti siano rimasti i padroni del mondo pur avendo perso tutte le guerre che hanno combattuto? Si spiega col fatto che il dollaro resta la moneta di riferimento per gli scambi dell’economia mondiale. Lo si spiega col fatto che i Paesi terzi non possono che indebitarsi in dollari, cioè nella moneta dello straniero che poi di conseguenza comanda a casa loro.
I tedeschi sono tenaci, più li bastoni più imparano. Hanno imparato dagli americani. Con l’aggiunta di una (sorprendente) creatività: non hanno cioè detto in Europa comandiamo noi e quindi gli scambi si fanno in Marchi. No, hanno finto di inventarsi una nuova moneta comune chiamata Euro. Ci hanno spiegato che era un affare perchè i giovani, ad esempio, avrebbero potuto comprare casa col mutuo senza più l’incubo dell’inflazione che fa salire i tassi. Ed in effetti l’incubo inflazione non c’è più perchè le banche, semplicemente, non erogano più mutui né prestiti a nessuno…
Ma che fosse rimasto il Marco lo si è capito fin dalla follia di accettare quel cambio (un Euro=1.937 Lire) che in un colpo solo dimezzò la ricchezza degli italiani, trasformando un benestante da due milioni al mese in un annaspante da mille Euro…
Per il resto basta ricordare la lezione degli Asburgo che, nel Lombardo-Veneto dominato, non avevano la pretesa di metterci anche governanti locali austriaci, lasciavano pure che fossero italiani. E così a Palazzo Chigi può tranquillamente andarci il SuperMario, l’italiano “Europa servant”…
Il quale, consapevole o meno, rischia di diventare servant anche di disegni partici di bassa bottega. Il primo: fino al 2013 sei il presidente del governo del Presidente, il salvatore dell’Italia; poi nella rimavera dello stesso anno (ammesso che ci lascino votare) magari diventi il candidato presidente del centrosinista: il novello Prodi o una sorta di Dini bis (che da tecnico che era si fece Lista Dini).
Secondo disegno: finchè non si vota il gruppo parlamentare del Pd resta grasso e grosso, molto sovradimensionato rispetto alla divisioni reale dei consensi nella sinistra. Perchè Di Pietro ha ancora parlamentari per il 2,5% che conquistò nel 2008, mentre oggi i sondaggi lo danno al 7%; e Vendola con suo 8% abbondante di parlamentari non ha nemmeno uno. E questo spiega il sincero, caloroso, ed interessato sostegno del Pd al governo di SuperMario che rinvia la resa dei conti con le urne.
Lascia un commento