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LA GIUNTA CIVILE DI MARIO MONTI

 Alla fine il SuperMonti ha partorito il topolino: patrimonialina, ritorno dell’Ici, innalzamento dell’Iva. Sarebbero queste le riforme “sorprendenti” che hanno lasciano a bocca aperta la Merkel cui (doverosamente) erano state anticipate? Direi che per un parto settimino del genere bastava perfino il Governo della Patonza. Di certo non era necessario arrivarci con un colpo di stato.

Ops…Mi è scappata la parola impronunciabile, assolutamente vietata; almeno per la nostra grande stampa. La stampa inglese invece, tutta indistintamente, dalla destra alla sinistra, sostiene e scrive che in Italia (e in Grecia) i tecnocrati europei hanno compiuto un golpe, mettendo qualcuno dei loro al posto dei governi legittimi. L’Inghilterra è la patria della democrazia e non conosce bizzantinismi: o un governo è scelto dai cittadini elettori, ed ha fondamento democratico, oppure va al potere con un colpo di stato. Con un golpe, che possono attuare tanto i militari quanto i civili.

Scrive il Daily Mail: “Giunte civili hanno preso il potere a Roma e ad Atene. L’Unione europea è più subdola dei colonnelli. Non c’è stato bisogno di arresti o carri armati nelle strade”. Osservazione folgorante: fossero tutti in divisa i nuovi ministri, anche un cieco capirebbe che hanno attuato un golpe; Monti e Napolitano invece hanno lasciato loro gli abiti civili… e così tutti beoti e contenti ad applaudire il governo tecnico che salverà la Patria!

Scrive Standpoint, settimanale liberalconservatore: “Gli eurocrati disprezzano la democrazia. Berlusconi ha detto che da quando è stato adottato l’euro gran parte degli italiani sono diventati più poveri. Non appena ha pronunciato queste parole era già finito. Se pensate che stiamo esagerando, considerate il modo in cui l’Unione europea ha reagito ai refrendum che sono andati nella direzione “sbagliata”. Considerate come Bruxelles ha liquidato i verdetti popolari delle urne in Francia, Olanda e Irlanda”.

E l’Indipendent, storico quotidiano della sinistra inglese, fa un’analisi pressochè identica: ”Il potere politico in Europa è passato in mano ad una esigua èlite di tecnocrati. Ma la democrazia non è un lusso, è il fondamento di un autogoverno che rispetti i diritti e i desideri dei cittadini”.

Chiudiamo con lo Spectator: “Se la primavera araba è guidata da sollevazioni popolari, l’Europa ha fatto l’inverso: una sollevazione di élite europee non elette che hanno deposto governi democratici”.

Perchè i giornali inglesi scrivono ed usano termini per noi vietati? Le ragioni sono remote.

Il liberalismo e la democrazia nascono con la rivoluzione protestante: con Lutero che fa saltare la mediazione dei tecnocrati-teocrati , annulla il loro potere, traducendo la Bibbia in tedesco e mettendola direttamente in mano ai cittadini; i quali non hanno più bisogno di sacerdoti né per conoscere la parola di Dio né per farsi perdonare i peccati né per conquistare la salvezza.

Noi siamo e restiamo un paese cattolico, con i sacerdoti-tecnocrati incaricati di spiegare al popolo bue come arrivare alla salvezza, perchè lui è troppo bue per trovarla da solo. La nostra cultura politica, se non è cattolica, è comunista: la minoranza leninista, la scuola di partito, il centralimo democratico, per istruire e servire il popolo; cioè sempre per indicargli quella strada verso il progresso, il benessere e la giustizia sociale, che mai saprebbe trovare da solo.

E così per noi la giunta civile di Mario Monti è il golpe perfetto, l’esito conseguente delle due culture politiche dominanti.

 

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