Benedetto quel “editto bulgaro” che aveva liberato la Rai da uno come Michele Santoro! Vien da dirlo dopo quanto accaduto nell’ultima puntata di Annozero, una puntata schierata spudoratamente dalla parte di Hamas e contro Israele. Sarà scontata la protesta dell’ambasciatore israeliano Meir; si potrà obiettare che Fini, il quale ha definito “indecente” la puntata, è grande amico dello Stato ebraico; ma c’è anche una giornalista di sinistra come Lucia Annunziata, che ha abbandonato per protesta la trasmissione, dichiarando:”Qui si presentano al 99% solo le ragioni dei palestinesi”.
Qui, cioè in Rai. Ed è questo il punto: in Rai, non sul Manifesto che, essendo un mezzo d’informazione di parte, per scelta legittima presenta solo le ragioni dei palestinesi anche al 100%. Mentre la televisione pubblica, proprio perché tale, è tenuta ad avere un minimo di equilibrio. Non può diventare il megafono del conduttore di turno e delle sue idee. Nessuno pretende – sia chiaro – che un conduttore non abbia la sua visione del mondo e le sue convinzioni. E’ comprensibile ed anche accettabile che queste idee traspaiano. Ma altra cosa è costruire l’intera trasmissione – scelta degli ospiti, taglio dei servizi, spazio alle argomentazioni – per dimostrare una tesi preconcetta. Appunto al 99% da una parte, e con il restante 1% riservato alla vittima sacrificale di turno. Non si chiede l’imparzialità assoluta, che non esiste; solo un po’ di decenza, della serie: se senti i giovani palestinesi di Milano, poi dai la parola anche alla comunità israelitica di Roma (magari per metà del tempo e tagliando le affermazioni che non ti piacciono, ma gliela dai).
Esempio perfetto di paranoia, in fine, la replica di Santoro alle critiche:”Censura! Vogliono censurarmi!”… Quindi devo essere completamente libero di dire in Rai qualunque cosa: che Olmert è come Hitler, che i preti sono tutti pedofili, che Berlusconi è un delinquente e Di Pietro un santo. E se qualcuno obietta, se mi invitano ad un maggiore equilibrio, se mi ricordano che devo dare spazio ad una pluralità di voci, mi metto ad urlare come un pazzo:” Censura!, Censura!, Censura!”. Lasciamo stare gli editti bulgari, ma c’è almeno qualcuno disposto a firmare un tso per Michele Santoro?
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