A prescindere dai risvolti giudiziari, la vicenda di Piero Marrazzo ci insegna (o ci conferma) alcune cose su quel piano dei rapporti interpersonali che, sulla carta, ci vedrebbe tutti molto aperti e disinibiti. Partiamo da Giorgio Gaber che, trent’anni fa, faceva dire al protagonista di una sua canzone “Per me vanno bene tutti: uomini, donne, animali, caloriferi…”. Questa sembrerebbe essere la regola sessuale corrente, con l’unica puntualizzazione che il gatto o il termosifone siano maggiorenni e consenzienti…
Fatto salvo cioè il reato di pedofilia, oggi diamo per scontato che tra maggiorenni consenzienti possa avvenire tutto quanto concordato, compreso il libero scambio di denaro per prestazioni. Dopo di che ognuno risponde ai propri retaggi di cultura sessuale: quel macista reazionario del Cav è rimasto fermo alla gnocca, mentre un progressista come Marrazzo giustamente coltiva le nuove frontiere della trans sessualità. Quindi l’unico torto del governatore del Lazio sarebbe quello di non aver trovato il coraggio di infilarsi i pantaloni e denunciare quel vergognoso ricatto che voleva impedire il diritto alla libera espressione del suo eros…
Qui però si intravvede una prima discrasia. Nel senso che mentre il Cavaliere non ha mai avuto problemi a vantarsi pubblicamente delle proprie conquiste femminili, Marrazzo (e prima di lui Sircana) sembrerebbero vergognarsi delle loro trans-frequentazioni…Come se la pubblica opinione fosse ancora così’ bigotta da considerare una perversione le performance di Piero con Natalie e un sano soddisfacimento le nottate (con doccia gelata) di Silvio con Patrizia. Che sia così? Vuoi vedere che nell’intimo l’opinione pubblica resta un tantino tradizionalista quanto a rapporti sessuali?
Seconda questione. Alle persone comuni hanno sempre spiegato (da secoli e secoli) che c’è una serietà, c’è un’etica nei rapporti interpersonali. E gli uomini veri, le donne responsabili, sanno che ci sono dei codici di comportamento…Mesi e mesi di gossip, il continuo spiare dal buco della serratura dei potenti a seguire prima le escort e adesso i trans, ci aiutano a capire che queste regole e questi codici per i potenti non sono (quasi) mai esistiti: né per i Kennedy né per Fidel Castro, né per Mitterand né per Berlusconi e, giù a scendere, né per Marrazzo né per Sircana né per Salvatore Sottile (lo ricordate? L’ex braccio destro di Fini che prometteva carriere televisive in cambio di gnocca)), fino a quel direttore di carcere arrestato nei giorni scorsi perchè pretendeva prestazioni sessuali da una detenuta in cambio dei permessi di semi libertà.
Ai vari livelli chiunque ha detenuto il potere lo ha usato per ampliare la sfera del piacere sessuale. (Gli unici che non lo hanno fatto, come Hitler o come Stalin, è solo perchè avevano gravi impedimenti in quella sfera…Ed è stato peggio ancora, nel senso che hanno trovato ben altri sfoghi per la loro libidine repressa). Possiamo anche capirlo, e magari pure invidiarli. Ma la cosa inaccettabile è che vengano a raccontare a noi, persone comuni, che c’è un’etica e che ci sono delle regole, che il coniuge o il partner va rispettato e che è indecente tradirlo…
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