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SHOWROOM CATTOLICO PER L’ISLAM

 

 

L’on. Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella, ha raccontato che nel suo comune il parroco ha concesso gli spazi del patronato ai mussulmani per celebrare la fine del Ramadan. Non è la prima volta che si manifesta questa “disponibilità” cattolica nei confronti dell’Islam. E lascia perplessi.

Non si tratta certo di mettere in discussione il principio della libertà religiosa, che va comunque garantita – anche in assenza di reciprocità – a qualunque credo. Esattamente come la libertà di pensiero politico va difesa anche (e soprattutto) per le ideologie che giudichiamo più aberranti.

Il confronto e il dialogo non possono certo essere ostacolati; vanno anzi promossi. Nell’epoca della comunicazione globale è infatti inevitabile che si raffrontino tutte le offerte: da quelle politiche, a quelle religiose, fino a quelle automobilistiche. Non a caso, restando alle auto, le pagine che più interessano di Quattroruote sono proprio quelle che confrontano prezzi e prestazioni delle Fiat con quelli delle Renault o delle Volkswagen o delle Toyota.

In questi giorni Marchionne ha bacchettato i rappresentanti americani della Crysler ingiungendo loro di tenere aperti gli showroom anche al sabato, ed ha così confermato di essere un duro. Ma, se avesse intimato di mettere gli showroom Crysler a disposizione delle auto General motor o Ford, avremmo tutti pensato che l’uomo del pullover era impazzito. Perchè un conto è rispettare la concorrenza, un altro impegnarsi ad agevolarla.

E cosa ha fatto il parroco di Cittadella se non mettere a disposizione dell’Islam il suo showroom cattolico?…

La “disponibilità” arriva a spingersi oltre: nei siti di alcune diocesi abbiamo addirittura trovato una raccolta di fondi pro moschea! E non si tratta di discutere il diritto di realizzare i luoghi di culto per qualunque fede. Si va perfino al di là di riaffermare il principio che tutte i credo hanno diritto ad accedere all’otto per mille. Perchè si arriva a finanziare direttamente l’avversario, o se volete, il concorrente religioso.

Cosa diremmo se Berlusconi si mettesse a raccogliere fondi per aiutare Fini a radicare Futuro e Libertà? Diremmo che il Cavaliere è andato via di testa.

Non dubito che Oriana Fallaci avrebbe bollato questa “disponibilità” cattolica come collusione con il nemico.

Forse però c’è un virus più sottile ed insidioso. L’ho pensato vedendo il cardinal Bertone a Porta Pia e Papa Benedetto con il cappello da bersagliere in testa. Non si tratta, per la Chiesa, di prendere atto della fine del potere temporale, ma addirittura di celebrarlo come un evento per lei fausto.

E allora mi domando se non ci sia una radice di autolesionismo: il Papa esalta i bersaglieri che 150 anni fa l’hanno “imprigionato” in Vaticano; il parroco di Cittadella offre oggi la parrocchia agli islamici in attesa che domani gli costruiscano un minareto sulla sua chiesa…

 

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