Personalmente trovo discutibile il bunga bunga politico più di quello sessuale. Parlo dello scambismo, non di coppia ma di collocazione in Parlamento, che ha consentito ai finiani di diventare nuova “costola della sinistra” (o dell’opposizione) pur essendo stati eletti con il centrodestra. Oppure a quel paio di dipietristi, al Calearo già veltroniano, che hanno garantito comunque una maggioranza a Berlusconi per lo sdegno dei loro elettori di centrosinistra
Ho detto che trovo discutibile la loro scelta, non scandalosa. Perchè mi meraviglierei se in politica non si facessero calcoli di convenienza, spazi e potere. Non mi meraviglio certo perchè invece si fanno. Dato che tutti fanno questi calcoli, non solo i finiani.
Capisco però che altri ragioni all’opposto e ritengano più grave la trasgressione sessuale dello scambismo politico.
Personalmente se chiamo un idraulico mi interessa che mi sgorghi il lavandino ad un prezzo equo, se ho bisogno di un ingegnere guardo che mi progetti (sempre a prezzo equo) la casa. Non mi interessa la loro vita sessuale ordinata o scomposta che sia, ma se il lavandino è sgorgato o meno, se la casa sta in piedi o crolla. Così credo vada giudicato anche un capo di governo: per i suoi risultati di governo, non perchè è casto, marito fedele o satiro impenitente, etero o omosessuale.
Ma non pretendo che le mie convinzioni siano la Verità Rivelata. So benissimo che i puritani anglosassoni mai sarebbero ricorsi alle prestazioni di un idraulico dalla vita chiacchierata. Ricordo che secondo il Fini d’antan i gay non dovevano fare i maestri. E quindi capisco chi ritiene che Berlusconi debba andarsene a casa, non perchè non ha ridotto le tasse, ma perchè si struscia (si struscierebbe secondo l’accusa) in piscina su una frotta di fanciulle nude. E si aspettano che un capo di governo salvi le apparenze.
(Almeno quelle. Sulla sostanza spero che nessuno sia così ingenuo da farsi illusioni…)
Alla fine chi è l’unico che può giudicare ed eventualmente punire gli scambisti politici? Il corpo elettorale, i cittadini elettori confermando o meno il consenso a chi ha cambiato schieramento. Spero sia così anche con il bunga bunga di Berlusconi: andiamo a votare, lasciamo che siano i cittadini ad assolverlo o a condannarlo. Che non se ne può più di pensare e parlare solo di gnocca (specie non potendo che ricoprire, noi cittadini, il ruolo di guardoni).
Anche su questa scelta, di lasciare il giudizio finale alle urne, non c’è unanimità. Altri pensano e sperano che sia la magistratura con una rapida condanna a decretare la fine politica di Berlusconi. E sono ovviamente liberi di auspicare questa soluzione. Così come resto libero io di pensare di assistere ad un film di Totò se mai Berlusconi dovesse essere condannato per aver indotto una Ruby a prostituirsi o per aver concusso il capo di gabinetto del questore di Milano.
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