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NO GLOBAL, IMPUNITA’ GARANTITA

 

All’indomani della guerra scatenata dai no global in Val di Susa, con centinaia di feriti e lancio di bombe all’ammoniaca contro le forze dell’ordine, la notizia è che… il cantiere della Tav ha riaperto. Notizia accessoria, logica vorrebbe che quella principale fosse un’altra: la notizia cioè dell’identificazione, dell’arresto e del processo per direttissima delle centinaia di antagonisti violenti che – a giudizio del ministro dell’Interno Maroni – hanno compiuto il reato di tentato omicidio.

Ma a quanto pare gli antagonisti violenti non si sa chi siano, si tirano in ballo i black bloc alias gli stranieri sconosciuti.

E’ sempre così. Qualche mese fa a Padova quattro no global aggredirono in pieno giorno a sprangate in testa il consigliere comunale Vittorio Aliprandi. Due furono fermati in flagranza di reato, gli altri due si ecclissarono e – a distanza di mesi – non sono stati né identificati né arrestati. Da non crederci perchè c’erano le telecamere e tutti gli antagonisti padovani sono conosciuti e schedati. Altrettanto vale per quelli dei centri sociali torinesi che da anni sono il fulcro del movimento no Tav. Eppure gli arresti, i processi e le condanne non arrivano mai.

Verrebbe da pensare che ci sia una trattativa tra lo Stato e i no global, un qualche patto segreto e inconfessabile. Ma non facciamo dietrologia e restiamo ai fatti.

Le Brigate rosse furono un fenomeno molto più pericoloso e organizzato: con una struttura apicale e clandestina, che sparava a vista, che non esitatava a sequestrare, processare ed ammazzare, con ramificazioni e coperture in tutta la cosiddetta società civile. A partire da giornalisti ed intellettuali. Eppure furono sgominate. Perchè il mondo politico era forte ed unito. Non esitò a varare, col pieno sostegno dell’opposizione, cioè del Pci, la legge Cossiga ed altri provvedimenti, anche in palese violazione delle garanzie costituzionali.

Non ci furono critiche né ordini del giorno da parte dell’assiociazione nazionale magistrati (allora molto “rispettosa” quando c’era di mezzo il Pci). Senza sottilizzare troppo sul mezzo, fu conseguito il fine di battere il terrorismo.

Oggi invece, al cospetto di questi antagonisti sgangherati (rispetto alle Br) il mondo politico è debole, diviso e tremebondo. Diciamo che oggi, rispetto agli anni Ottanta, si è affernata la piena autonomia della magistratura che, da parte sua, nel perseguire i reati dei no global non sembra metterci lo stesso impegno che mette nel perseguire quelli del Cavaliere.

E – va rimarcato – per quanto impegno ci metta, non viene a capo nemmeno del Cavaliere…Figuriamoci degli antagonisti…Per loro l’impunità è garantita in partenza.

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