L’informazione deviata non decide solo quando un medio alzato è un insulto intollerabile ai Sacri Simboli della Patria, stabilisce anche quando e dove si manifesta il razzismo. Quindi, parlando di calcio, il razzismo non lo troviamo mai tra la tifoseria delle grandi squadre di calcio. Non esiste né a Napoli, né a Roma, né a Torino né a Milano. Si manifesta virulento solo in provincia; nella provincia veneta, tra Padova e Treviso, e a Verona (versante Hellas) in particolare.
Leggete cosa hanno gridato – nell’indifferenza generale e senza che nessuno media mostrasse né scandalo né turbamento – i tifosi della Juve, della cosiddetta Vecchia Signora, martedì sera durante il torneo Tim, svoltosi appunto all’Olimpico di Torino. Leggiamo dalla cronaca fatta dalla Gazzetta dello Sport. Hanno cominciato con un coro all’indirizzo dell’allenatore del Milan Carlo Ancelotti:”un maiale non può allenare”. Il Carletto rossonero non l’ha presa bene ed ha reagito alla Bossi alzando il medio; direi però che il coro dei tifosi juventini era più da vecchia baldracca che da Vecchia Signora. Ma il bello è arrivato subito dopo all’indirizzo dei giocatori dell’Inter: per Balotelli (che sta per compiere 18 anni è avrà la cittadinanza italiana) il coro è stato “Non esiste un negro italiano”, mentre Ibrahimovic e Stankovic sono stati bollati come “zingari”.
Immaginatevi cosa sarebbe successo se la tesi che “non esiste un negro italiano” fosse stata sostenuta e gridata dai tifosi dell’ Hellas invece che della Juve: sarebbe venuto giù il mondo, la grande stampa e la grande televisone li avrebbe bollati come “sporchi razzisti” e avrebbe spiegato che la feccia del Ku-Klus-Klan non deve più poter entrare negli stadi di un Paese civile.
E invece – cosa ancor più vergognosa degli insulti razzisti a Balotelli– sapete la Gazzetta dello Sport come si è rivolta ai tifosi della Juve? Con questo parole e con questo tono affettuoso e pedagogico:” Cari ragazzi, anche se magari quello che cantate non riflette i vostri pensieri ed è quindi un inutile tentativo di intimidire gli avversari, provate a ricordare che la vostra curva è intitolata a Gaetano Scirea….”
I buuuh dei tifosi dell’Hellas riflettono o non riflettono i loro pensieri? Come mai la Gazzerta non li ha mai chiamati “cari ragazzi”? Vi convince o no come esempio di informazione (sportiva) deviata?
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