E pensare che proprio la domenica di Padova-Cremonese, il presidente del Padova Marcello Cestaro aveva preso in mano il microfono della cabina radio, invitando entrambe le tifoserie ad un comportamento corretto, ad un tifo sano, fatto di sfottò solo sportivi e limitati al contesto della partita. Introducendo di fatto il terzo tempo che poi si è sempre fatto a partire da Padova-Cittadella. Quello che è successo nell’autogrill di Soave mi lasciò senza parole anche allora e immaginavo che, quanto più lunghe erano le indagini della Digos, tanto più grande sarebbe stato il botto nel giorno in cui la Polizia si sarebbe andata a prendere i colpevoli di quel gesto barbaro. Così è stato: 10 arresti. Questo non è calcio, è pura follia. E chi ha commesso quell’aggressione non è un tifoso. Nè del Padova nè di chiunquessia.
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