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LA BOCCATA D’OSSIGENO CHE CI VOLEVA

 

Non bastava solo vincere al Padova ieri. La truppa di Ezio Rossi doveva farlo con "stile", cioè tornando a sfoderare un bel calcio che facesse dimenticare alla piazza, e pure alla svelta, le ultime inguardabili prestazioni. Be’, niente da dire: la squadra ce l’ha fatta, alla grande, tornando finalmente ad esibire le proprie indiscusse qualità e dando anche un segnale di forza interiore, dato dall’abbraccio di tutti i giocatori (panchina compresa) a "Totò" Di Nardo in occasione del gol del vantaggio. Il presidente Marcello Cestaro a fine gara ha anche abbattuto il muro del silenzio con la stampa, annunciando che al più presto lo faranno anche i giocatori. Tutto è bene quel che finisce bene, sempre che il Padova, da domenica prossima in poi, dia continuità a quanto di buono fatto vedere ieri, dimostrando con i fatti che si è trattato della domenica della svolta, quella vera. Ma resta una macchia indelebile in questa vittoria: la vicenda degli ultras, che pesa ancora come un macigno. Cestaro aveva chiesto alla parte "sana" della curva di prendere le distanze dall’episodio di inaudita violenza. Per risposta ha ricevuto 10 maglie appese al plexiglass in solidarietà agli arrestati. Altro che stigmatizzazione…    

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