E chi se l’aspettava l’ennesimo en plein?
Eravamo tutti preoccupati, perché “di sicuro non si riuscirà a trattenere sia Baù che Rabito”, “perché il Messina rivuole indietro Gentile” e “Che dire poi della grave perdita di Bovo?” e invece il direttore sportivo, Mauro Meluso, ha piazzato, nella vicenda delle comproprietà, l’ennesima serie di colpi ad effetto, dimostrando di possedere indiscusse doti di stratega.
Questi i risultati ottenuti: Baù, Rabito e Gentile sono rimasti in biancoscudato, così come Totò Di Nardo e, udite udite, anche Andrea Bovo che già tutti davano al Palermo. Alle buste il Padova, per il gioiellino di centrocampo, ha messo una cifra più importante del club rosanero, riscattandolo così interamente. Attenzione però: l’affare Bovo è oro perché ha permesso alla società di portare a casa l’intero cartellino di un fuoriclasse, ma difficilmente il ragazzo resterà qui. Dal luogo di vacanza in cui si trova, Bovo, cui abbiamo dato noi la notizia dell’apertura delle buste spiazzandolo un po’, ha infatti già fatto capire che intende assecondare le richieste che gli sono pervenute da realtà di categoria superiore. “Vorrei tentare il salto di qualità, mi sembra il momento giusto – ha commentato al telefono poche ore fa – Parlerò col mio procuratore e con il direttore perché mi piacerebbe esaudire questo mio desiderio…”. Un sostituto per il centrocampo bisognerà dunque trovarlo.
Nell’insieme, però, è andato tutto come era nelle previsioni di Meluso e soci: trattenendo Baù, Rabito, Gentile e Di Nardo, che si aggiungono ai riconfermati Cano, Cotroneo, Faìsca, Crovari, Di Venanzio, Mazzocco e Varricchio, è stata conservata l’ossatura della squadra dell’anno scorso, senza operare alcuna rivoluzione, cosa che invece era successa nelle precedenti estati.
Secondo me è questo l’elemento più importante e confortante che è emerso da questa prima tornata di calciomercato.
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