A Legnano non è andata come tutti speravano (anzi, come tutti speravamo!). Avevamo in pugno una vittoria, è arrivato solo un pari. La prima di campionato ha però regalato, insieme alla consapevolezza che c’è ancora molto da lavorare soprattutto sulla fase difensiva, anche la certezza che lì davanti siamo una vera e propria corazzata. E che, all’interno di questa corazzata, un ruolo da protagonista indiscusso se lo ritaglierà senz’altro Andrea Rabito: il "Roger Rabbit" biancoscudato, già autore l’anno scorso di 13 gol, a Legnano ha lasciato tutti a bocca aperta esordendo addirittura con la prima tripletta della sua carriera.
Ecco un piccolo ritratto inedito dell’esterno d’attacco di Cavazzale.
I primi tre gol dell’anno li ha dedicati allo zio Leopoldo, che l’anno scorso ha avuto un brutto incidente sul lavoro cadendo da una impalcatura e che, dopo tanta sofferenza, ha intrapreso fortunatamente la strada della guarigione definitiva. Non solo: il suo pensiero si rivolge anche a chi, quando lui era in B, non ha creduto in lui costringendolo a tornare in serie C per dimostrare nuovamente il suo valore. "Mi riferisco, ad esempio, a Mondonico che ho avuto all’AlbinoLeffe – spiega Rabito – e che proprio non mi vedeva. Ora la B spero di riconquistarla col Padova". Delle esperienze vissute tra i cadetti (Modena, Sampdoria, Terni, Livorno, Rimini e, appunto, AlbinoLeffe) è quella modenese che gli è rimasta più nel cuore perchè è stata la prima e si è conclusa con una straordinaria promozione in A che non si aspettava. Proprio a Modena, dove torna spesso a trovare gli amici, Rabito ha trovato un anno e mezzo fa la "morosa": Francesca, 21 anni, che definisce "semplice, spensierata, allegra e profana di calcio: tutte cose che me la fanno amare tantissimo".
Hobby particolari non ne ha: a Rabito piace molto la musica di Vasco Rossi, di cui spera di assistere presto ad un concerto dal vivo. Il nostro eroe ama inoltre viaggiare: prossimi obiettivi Londra, Barcellona, Berlino e gli States. Ma l’obiettivo più immediato rimane "vincere con il Lumezzane domenica all’Euganeo perchè Cittadella e Sassuolo ci hanno insegnato l’anno scorso che, per arrivare in fondo, bisogna partire forte e avere continuità di rendimento, anche fuori casa. Bisogna fare lo stesso".
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