Ho visto poco fa per la prima volta le immagini della partita Ravenna-Padova e quindi il gol di Alex Pederzoli. Allo stadio "Benelli" ero seduta in un punto della tribuna stampa che, nel momento in cui il centrocampista ha segnato, mi ha permesso solo di vederlo mentre, di spalle, correva verso gli spalti. Mi sono accorta solo pochi minuti fa, appunto rivedendo le immagini del nostro cameraman Giuseppe Zwirner, di cosa ha urlato subito dopo aver messo sotto l’incrocio dei pali il pallone dell’1-0. Altro che "dedica a mio padre per una cosa che mi ha detto in settimana che mi ha portato fortuna". Pederzoli ce l’aveva proprio coi giornalisti: rallentando l’immagine si legge chiaramente dal movimento delle labbra che dice "scrivetela, scrivetela", mentre mima con la mano il gesto della penna che scrive. Evidentemente le critiche che gli sono piovute addosso dalla stampa padovana dopo l’opaca prestazione contro la Spal non gli sono piaciute e ha pensato bene di esprimere così il suo disappunto.
Onestamente la sua reazione mi è parsa eccessiva: è vero che i giornalisti non ci sono andati giù tanto teneri dopo la battuta d’arresto di Ferrara (non solo con lui, un po’ con tutto il Padova per la verità), ma nessuno ha messo in discussione le sue qualità: anzi, proprio perchè le conosciamo, ci siamo stupiti che in quella giornata non sia riuscito a tirarne fuori nemmeno una.
Detto questo, ci può anche stare lo sfogo istintivo dettato dalla gioia del gol: ma perchè a fine partita non dire la verità? Perchè tirare fuori la storia del padre? Alex poteva benissimo dire: "sì, ce l’avevo con voi, ma ora è acqua passata" e buttarla in ridere come ha fatto dicendo: "se i risultati sono questi, continuate pure a criticarci che a noi fa bene". Sinceramente, fatico a capirlo. E voi che interpretazione date alla sua reazione?
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