Altra crisi, altra risposta concreta e convincente sul campo. C’è poco da fare: quando è messo sotto pressione e criticato, in termini più o meno pesanti, questo Padova reagisce. E come reagisce: a Ravenna è arrivata non solo la vittoria che ha permesso ai biancoscudati di mantenere il quinto posto in classifica a sole quattro lunghezze dalla vetta, ma anche la prestazione più bella fuori casa dall’inizio del campionato, fatta di palla a terra, gioco veloce e sfondamento sulle fasce laterali.
Il Padova la stoffa della grande ha dimostrato indiscutibilmente di averla. E con lui il suo allenatore, Carlo Sabatini, che ad ogni mezzo passo falso viene messo in discussione e risponde pure lui alla grande, con coraggio, buttando nella mischia i giovani che ha fatto crescere e in cui giustamente crede.
Il prossimo passo, però, per scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra più altalenante della Prima divisione, deve essere quello di trovare continuità di rendimento e di risultati, indipendentemente dal clima che respira intorno a sè durante la settimana. A cominciare dalla sfida casalinga contro la Cremonese di domenica. La squadra ha davvero tutto quest’anno per centrare l’obiettivo che aspettiamo da quasi due lustri. Non se lo può davvero lasciar sfuggire.
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