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UN ULTIMO SFORZO, IL PIU’ DIFFICILE, IL PIU’ BELLO

E’ finita 0-0 e il Padova deve solo mordersi le unghie per essersi "pappato" il secondo rigore in due settimane e per aver sprecato almeno altre quattro buonissime opportunità.

E però non è ancora arrivato il momento dei processi. Proprio il fatto che contro la vicecapolista del campionato, in corsa fino all’ultimo per il salto diretto in B, i biancoscudati siano usciti dal campo con la consapevolezza che potevano vincere perfino 3-0 ci deve dare la forza e il coraggio per guardare all’ultima fatica di questo campionato, la finale di ritorno a Busto del 21 giugno, con il sorriso sulle labbra.

Vorrei inoltre fare altre due considerazioni, che mi sgorgano spontaneamente dal cuore:

1) La Pro Patria, dal punto di vista della preparazione atletica, è alla frutta. Nel secondo tempo più di qualcuno tra i bustocchi ha fatto finta di svenire per perdere tempo. Altri invece non fingevano affatto: crampi, ritardo nello scatto, rinuncia a giocare. Sono segnali che la squadra di Lerda finora si è retta sulla forza dei nervi, ma atleticamente non è assolutamente al top. Il Padova invece, grazie al lavoro fatto dal preparatore atletico Baffoni, è in un momento di forma strepitosa. Se si arriverà al 120esimo minuto domenica, ovvero ai supplementari, sarà la Pro Patria a dover tremare.

2) L’arbitraggio. Ho sentito più di qualcuno uscendo dallo stadio lamentarsi per la direzione di Doveri di Roma. E’ vero: ha fischiato una caterva di falli inutili ed è andato ad ammonire Jidayi per una protesta davvero veniale. Ma non credo sia stato assolutamente determinante per l’esito della partita. In questi giorni sono stati molti a temere aiuti arbitrali alla Pro Patria. Be’ se voleva aiutarla davvero Doveri di Roma non avrebbe dato il rigore su Di Nardo e magari sarebbe andato ad ammonire Varricchio al primo "ba" detto fuori posto. Insomma, non l’ho visto così’ accanito contro di noi, anche se qualche errore, ripeto, l’ha commesso. Se su cinque palle gol avute non ne è finita nemmeno una alle spalle di Giambruno, non credo proprio sia colpa dell’arbitro.

Detto questo, invito tutti a rimanere fiduciosi. Non è retorica: vincere a Busto sarà impresa impossibile. Ma questo Padova può farcela, superando l’ultimo ostacolo. Quello, oltre il quale, ci sarà finalmente la serie B ad aspettarlo a braccia aperte!

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