Scendendo ieri sera a fine partita i gradini del Tombolato, ho già sentito i primi processi al Padova.
Per carità: si è perso 2-0 e ci sono diversi aspetti da rivedere, a cominciare dalla difesa che ha preso due gol su palla inattiva e per finire con l’attacco che, dopo l’uscita di Varricchio, si è dimostrato un po’ troppo leggero.
Però non vedrei per questo il Padova già retrocesso alla fine della prossima stagione quando ancora dobbiamo giocare la prima giornata. Si chiama calcio d’estate proprio per questo: a volte ti illude di essere uno squadrone e poi all’inizio del campionato ti ritrovi a fare i conti con dei limiti che non credevi di avere, a volte parti male ma hai almeno tutto il tempo di sistemare quel che non va.
E’ questo il caso del Padova che le qualità e idee di gioco ha dimostrato ampiamente di averle nel primo tempo, in cui ha avuto decisamente la meglio sugli avversari soprattutto a centrocampo, conquistandosi anche qualche buona palla gol.
Ho anche sentito nei commenti post partita (sempre lungo l’interminabile scalinata dello stadio cittadellese) che bisogna comprare assolutamente un’altra punta, che Soncin non basta, che con lui e Di Nardo l’attacco è leggero e che Varricchio è delicato e non garantirà mai un numero elevato di presenze.
Sinceramente, almeno per ora, penso che Soncin sia semplicemente un po’ fuori forma e che, quando sarà in condizione, potrà sicuramente dare una mano più consistente rispetto a quella di ieri sera, sia con Varricchio che con Di Nardo al suo fianco.
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