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L’ITALIANO

"Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano, lasciatemi cantare una canzone piano piano, lasciatemi cantare, perchè ne sono fiero, sono un italiano, un italiano vero".

Penso che Toto Cutugno dovrebbe fare una tappa a Padova e stringere la mano al nostro Vincenzo Italiano. Sì, perchè se all’improvviso, nel capoluogo patavino, c’è stato un ritorno di fiamma per quella sua canzone datata anni Ottanta e tra i calciofili non si canta altro che il suo ritornello, il merito è proprio del regista biancoscudato. Sono sicura che la curva non ci metterà molto a trovare le parole per intonare un coro a Vince’ che segua proprio le note di quel motivo tanto conosciuto allora come oggi.

E’ davvero straordinario il destro di questo giocatore. Non smette mai di stupire. Quando ho visto l’1-0 contro il Mantova pensavo di aver assistito al massimo, al perfetto mix di potenza, precisione ed eleganza. Certo, quel gol è stato incredibile, ma ieri sera, dopo che già a Grosseto Italiano aveva fatto il bis, mi sono emozionata ancora di più: perchè contro il Mantova Vincenzo ha avuto qualche secondo e qualche metro a disposizione per coordinarsi, alzare la testa e prendere la mira. Ieri al Tombolato no: sul precisissimo assist di Rabito, non poteva fare altro che tirare al volo perchè altrimenti i difensori del Cittadella gli avrebbero preso tempo e traiettoria. E quel tiro di prima intenzione gli è riuscito perfetto tanto quanto quello contro il Mantova. Giù il cappello!

Purtroppo non sono solo liete le note del dopo derby: non si può non sottolineare che in attacco, quando Totò Di Nardo (reduce dall’influenza e da un avvio di campionato comunque molto intenso) è stanco, il Padova si appanna; che Soncin mostra solo a sprazzi quelle che sono le sue grandissime qualità; che Cani, ieri comunque assente per l’influenza, non era stato preso per caricarsi subito sulle spalle tutta ‘sta responsabilità: avrebbe dovuto essere il vice Varricchio, invece si ritrova a doverne fare in toto le veci. Cosa non semplice. 

A questo punto, la risoluzione del caso Varricchio è più che mai urgente e non solo per fare chiarezza sulla situazione. Occorre sapere con certezza se questa squadra potrà o no contare sul suo fiuto per il gol, la sua esperienza e la sua generosità lì davanti una volta che si sarà ripreso del tutto dall’infortunio al ginocchio. Continuo ad augurarmi che ciò sia possibile, ma, in caso contrario, occorre fin da ora cercare la giusta alternativa.     

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