Il Padova è stato ammalato. E pure di brutto. Sette sconfitte quasi di fila sono state la peggior influenza che poteva contaminare la squadra di Carlo Sabatini. Una squadra che ad inizio stagione non stava solo bene, ma scoppiava letteralmente di salute, esplodeva di salute, al punto che se anche qualche volta usciva senza mettersi la sciarpa c’aveva degli anticorpi pazzeschi pronti ad entrare in azione per non farle buscare nemmeno un raffreddore.
Giudico il pari di oggi a Modena come il brodino che si dà agli ammalati: una cosa cioè che di per sè non fa guarire ma aiuta l’ammalato a prendere la strada verso la guarigione. A trovare la forza di alzarsi dal letto per riprendersi.
Ecco il Padova si è rialzato dal letto. E ha mosso il primo passo verso il ritorno alla luce. Ora però ci vuole l’unico antibiotico con i controfiocchi… la vittoria contro la Reggina sabato prossimo. Punto e stop.
Mancherà Vincenzo Italiano, squalificato, e questa è una perdita pesante. Ma la squadra ha ora i fratelli Gasparetto in più nel motore (Daniele mi ha davvero impressionato, Mirco ha fatto cose semplici ma utili) e da lunedì avrà pure Daniele Vantaggiato, oggi in tribuna al Braglia ancora con la bocca cucita per il silenzio stampa imposto dal Torino ma desideroso di abbracciare Padova e il Padova al più presto.
Avanti, ragazzi!
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