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UN BRUTTISSIMO PASSO INDIETRO, MA NON DIAMOLI GIA’ PER RETROCESSI

In uno degli ultimi commenti del mio precedente post qualcuno lo ha sottolineato. "Ci mancava poco che anche la Martina, durante la sua telecronaca, dicesse che siamo da serie C". E perchè lo dica lei vuol dire proprio che i biancoscudati hanno giocato male…

Sì, lo ammetto. Sono delusa. Molto delusa. Non tanto per il risultato finale. Quanto per la prestazione, che rappresenta non uno ma dieci passi indietro rispetto alle ultime settimane. Come sabato scorso ho elogiato la forza del gruppo, dicendo che, a dispetto dei singoli, aveva fatto la differenza la grande unità d’intenti della squadra, oggi getto la croce addosso allo stesso (intero) gruppo perchè ha interpretato la gara facendosi di nuovo tagliare il fiato e le gambe dalla paura. Facendosi annebbiare la mente da fantasmi che pensavamo ormai svaniti. Il Mantova ha segnato all’8′ del primo tempo: c’erano 82 minuti più il recupero per segnare un gol senza prenderne un altro e invece, a mano a mano che le lancette dell’orologio proseguivano la loro inesorabile marcia fino al novantesimo, la manovra del Padova si faceva sempre più leziosa e inconcludente. E i giocatori sbagliavano con sempre maggiore frequenza anche i passaggi più facili.

Secondo me, oggi pure l’allenatore ci ha messo una pezza nella confusione totale che si è venuta a creare, passando in corsa prima dal 4-4-2 al 4-3-3 (con Di Nardo prima centrale a fare la boa e poi più arretrato per rivestire il ruolo di rifinitore più che di punta) e poi dal 4-3-3 al 3-5-2. 

Purtroppo, ragazzi, la verità è una sola: si può anche dirgli che in mezzo al campo passa più tempo a dare indicazioni ai compagni che a correre e che è delicato come non mai, ma Vincenzo Italiano è il punto di riferimento di questa squadra. Senza di lui, è ormai un dato di fatto, nel Padova si spegne di brutto la luce. Quindi, la salvezza passerà assolutamente attraverso le sue prestazioni. Che la piazza lo voglia o no.  

Ciò premesso però, che siamo da serie C non l’ho detto. Ci è mancato poco ma non l’ho detto. Perchè penso che, nonostante tutto, l’altra sera io e Gianluchino Di Marzio al Tg Biancoscudato non ci siamo dovuti "sforzare" di trovare qualche lato positivo alla campagna acquisti del Padova. I lati positivi ci sono e bisogna da qui alla fine sfruttarli per arrivare alla meta della salvezza. Meta che, nonostante lo stop di oggi, penso sia assolutamente ancora raggiungibile.

Cominciamo da Daniele Vantaggiato: gioca bene ed è al 50 per cento. Non ci vorrà molto davvero per vederlo più presente, e di conseguenza ancora più concreto, in zona gol. Totò Di Nardo, tanto per fare un altro esempio, si è sbloccato: in modo assolutamente fortunoso, ma almeno ha segnato il suo settimo gol stagionale, togliendosi di dosso la maledizione dei "6 e non più 6". Il suo rientro è importante: se il suo stato d’animo tornerà ad essere quello di inizio stagione, la sua carica di entusiasmo e impegno non potrà che giovare alla causa. Italiano martedì col Grosseto, dovrebbe esserci. Sempre coi toscani, rientrerà anche Morosini.

Il Padova deve cavalcare l’onda del fatto che già martedì si rigioca. E "sovrascrivere" immediatamente con una vittoria la bruciante sconfitta odierna. Solo così si potrà riprendere il giusto cammino. E non dare già per retrocessa la squadra a dodici partite dalla fine del campionato.  

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