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VI VOGLIAMO COSI’

Ebbene sì lo confesso: quando Iunco ha buttato dentro lo 0-2, ho pensato male. Molto male. Non c’era un pensiero positivo che riuscisse ad impadronirsi di me e mi pesava perfino il "dazio" pagato dalla parrucchiera, comprensivo di tre ore passate con le stagnole in testa e la tinta a base di ammoniaca che bruciava da morire!

Mentre raccoglievo tutte le forze che mi rimanevano per proseguire nella telecronaca, continuavo a ripetermi: "Adesso reagiremo come al solito, sparacchiando in avanti i palloni inutilmente, facendo così il gioco del Cittadella che si metterà lì ad aspettarci, non riuscendo a servire neanche un assist decente ai nostri attaccanti che usciranno stremati senza aver combinato un beato niente". 

E invece, il Padova non finisce mai di stupire. Nel bel mezzo di un tunnel forse ancora più nero di tante altre volte, ha ritrovato se stesso. E ha fatto esattamente come faceva all’inizio del campionato. Quando rimontare anche due gol di scarto non era un’impresa poi così titanica (vi ricordate Grosseto e Empoli?). I giocatori hanno preso coraggio, hanno evitato di perdere la lucidità e hanno confezionato una rimonta eccezionale. Con l’aiuto dell’arbitro, per carità, che sul contatto Magallanes-Trevisan ha ravvisato forse con un pizzico di bontà di troppo gli estremi per il calcio di rigore, ma da che mondo e mondo la fortuna aiuta gli audaci. E il Padova stasera è stato audace. Al punto che il Cittadella, per un attimo, dopo il 2-2, ha temuto potesse anche arrivare il 3-2 della beffa.    

Lo spirito sfoderato nel secondo tempo è quello giusto. Questo punto ne vale tre dal punto di vista del morale. Ora testa bassa e pedalare, in vista della trasferta di Salerno di venerdì prossimo. Che DEVE concludersi in gloria e vittoria, costi quel che costi.

Buona Pasqua a tutti. E…… vi vogliamo così!  

 

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