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TRE PUNTI D’ORO, MA CON ALBINOLEFFE E BRESCIA SARA’ PIU’ DURA

Penso si sia visto e, ancor di più, avvertito che stasera, durante la diretta di "Tuttocalcio", non ero la solita Martina pronta a saltare in piedi sul tavolo ai gol del Padova e a far tremare all’impazzata le mie corde vocali. Chiedo scusa se non sono riuscita ad essere frizzante come al solito, ma era davvero tanta in me la paura di non farcela.

Sì, avevo tanta paura: perchè se fosse andata male, sarebbe finito tutto. Addio serie B dopo un solo anno. Bentornata Prima divisione, magari nel girone che è toccato quest’anno al Verona, con un sacco di squadre del sud, che vogliono dire campi caldissimi e difficoltà a non finire anche se hai uno squadrone. Questa paura mi ha fatto da freno a mano tirato, impedendomi di lasciarmi andare come al solito nel racconto della partita almeno fino al 2-0 di Vantaggiato.

Sì, il Padova è tornato a vincere e, nel cuore, ho avvertito di nuovo quel calore inconfondibile, quella gioia che da tempo non provavo. Gioia aumentata nel momento in cui ho visto segnare il 3-0 a Vincenzo Italiano, perchè mi ha fatto tornare indietro di qualche mese, ai tempi in cui nessuno poteva nemmeno lontanamente immaginarsi, di fronte ad una squadra che vinceva e convinceva, un epilogo così difficoltoso. Il pubblico poi è stato fantastico permettendo al Padova di tornare al successo in una cornice che definire splendida è dire poco, tante erano le bandierine, le magliette e le sciarpe che hanno colorato il freddo impianto di viale Nereo Rocco.

E però calma e gesso. Perchè l’Ascoli visto all’Euganeo è stato davvero poca cosa. Una squadra pienamente appagata da una salvezza messa in saccoccia già da tempo che al Padova non ha creato assolutamente grosse difficoltà. I tre punti conquistati stasera sono dunque d’oro perchè permettono a Faisca e compagni di riprendere la strada che porta almeno ai playout per evitare la retrocessione e perchè ricaricano di morale una squadra che non vinceva da due mesi appunto (e, aggiungo, anche il morale di un allenatore che non faceva i tre punti addirittura dai primi di dicembre!). 

Ma non si illudano lor signori che a Bergamo l’AlbinoLeffe di Emiliano Mondonico sarà così tranquillo e privo di intenzioni bellicose. Men che meno lo sarà il Brescia all’ultima giornata se non è già matematicamente in serie A e al Padova servono assolutamente tutti e 6 i punti che ancora restano a disposizione.

Dunque tragga da questa vittoria tutte le motivazioni che deve e affronti le prossime due partite con più intensità e consapevolezza che sono davvero le ultime spiagge se non si vuole tornare all’Inferno. Altrimenti sarà stato tutto inutile.    

 

 

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