Eccomi qui. Ho lasciato passare qualche ora per lasciar decantare rabbia e delusione. Non ci sono riuscita un granchè, ma almeno adesso riesco a scrivere senza fermarmi ogni due minuti. Senza pensare ad ogni parola che ticchetto sui tasti a quanto assurda e ingiusta sia la decisione del nuovo regolamento della Lega di serie A e di serie B di vietare audio e telecronache delle partite in diretta, siano esse fatte dallo stadio, dallo studio o da qualunque altra postazione.
Mai e poi mai avrei pensato che l’urlo che ho cacciato al terzo gol di Giacomo Bonaventura al "Nereo Rocco" di Trieste lo scorso 12 giugno potesse essere l’ultimo. Non vedevo l’ora di ricominciare a gridare la mia passione per il Padova. Di poter rivedere un gol di Totò Di Nardo, una parata di Andrea Cano, una giocata da brividi di Vincenzo Italiano e di condividere con voi la gioia, il dolore, le lacrime, la rabbia quando si perde, l’orgoglio quando si vince con il cuore, insomma tutti i sentimenti che i biancoscudati ci fanno provare.
Invece non potrò più fare tutto questo. In molti in queste ore mi hanno fermato per strada dicendo che sono affranti quanto me, che rappresentavo un’impareggiabile compagna di viaggio durante le appassionanti sfide dei nostri eroi. Che facevo vivere la partita in maniera umana e divertente anche a chi di calcio non si intende e pure alle morose dei tifosi più sfegatati che hanno così smesso di litigare con il proprio lui per via del pallone. Su Facebook Raffaello da Galliera ha creato un gruppo dedicato a me, l’amica Silvia ha scritto "vogliamo Martina Moscato in diretta", i colleghi mi sono vicinissimi, perfino quelli di sponda Hellas (incredibile!).
Voglio dire, di cuore, grazie a tutti. Il vostro affetto mi sta facendo reagire nel modo giusto. Non so se alla fine le cose cambieranno e non intendo sfogare qui il mio senso di impotenza e ingiustizia: se potrò tornare a fare le telecronache allo stadio, sentirete il mio urlo di gioia partire dalla redazione di via Po ad un raggio di 1000 chilometri. Se invece il muro alzato dalla Lega rimarrà lì, alto e insuperabile, potrà avere poteri sulla mia voce in diretta, ma non sulla passione che fa battere il mio e il vostro cuore. Quella non morirà mai e in qualche modo continuerò a farvela arrivare, trovando una strada alternativa.
Dal 23 agosto riprenderemo con il Tg Biancoscudato, tutti i giorni. A metà settembre comincerà inoltre un serale interamente dedicato al Padova, il martedì, in cui approfondiremo tutto quello che riguarda la partita del sabato precedente, la squadra e i tifosi dalle 21 in poi.
Il Padova resterà parte viva e importante del nostro palinsesto. Anche se non potrò più sfondarvi i timpani con il mio grido liberatorio.
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