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IL COLPO DI CODA DELLO ‘SCORPIONE’ FOSCHI

Leandro Greco dalla Roma? No. Marcos De Paula dal Chievo? Nemmeno. Chi ti va ad estrarre dal cilindro nell’ultimissimo minuto di mercato il direttore sportivo del Padova Rino Foschi? Un difensore centrale con i contro fiocchi: JONAS PORTIN, un nazionale finlandese del 1986 che l’anno scorso ad Ascoli ha fatto non bene, di più.

Ecco la dimostrazione che il ds (e, insieme a lui, l’allenatore) ci ha visto benissimo. E ha capito perfettamente, dei tre reparti, qual era il più "ansiogeno", quello che richiedeva il colpo di coda più forte, il rinforzo più determinante: la difesa. In quanti mi avete scritto in questi mesi: "Ma il mister e il direttore non si accorgono che in difesa abbiamo dei problemi? Perché pensano solo all’attacco quando è dietro che barcolliamo?". Ebbene, sì, se ne sono accorti e hanno messo in atto le opportune contromisure, assicurandosi un giocatore che, in questa finestra estiva di mercato, cercavano anche diversi club di serie A. 

Ora che la sofferenza dei vari "tira e molla" si è conclusa e abbiamo di fronte quella che, salvo qualche ritocco a gennaio, è la rosa definitiva del Padova mi sento di dire che abbiamo una squadra competitiva e che, se sapremo tenere i piedi per terra, davvero si potrà guadagnare quanto prima, a piccoli ma sicuri passi, la strada della salvezza.

Certo, se dopo la dipartita di Andrea Soncin verso Grosseto, fosse arrivato un altro attaccante (c’era appunto De Paula del Chievo nella lista ma all’ultimo la trattativa si è arenata, con tanto di "scazzo" e pugni sbattuti sul tavolo da parte di Foschi di fronte ai dirigenti clivensi!) sarebbe stato il ‘non plus ultra’ ma sinceramente penso che, lì davanti, non siamo messi affatto male: Succi, Di Nardo, Vantaggiato, Di Gennaro, El Shaarawy e mettiamoci anche Filippini e Rabito (che alla fine è rimasto!) sono nomi altisonanti per la serie B. Non sono in tanti a poterli vantare, per cui avanti col Modena che ora viene il bello! 

 

 

 

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