Cominciano ad emergere i dettagli dell’affare su cui il direttore sportivo del Padova Rino Foschi ha lasciato un’abbondante dose di rabbia: quello con il Chievo per ingaggiare l’attaccante Marcos De Paula, sfumato mezz’ora prima della chiusura della finestra estiva del mercato.
Ieri il presidente del Padova Marcello Cestaro e lo stesso Rino Foschi sono stati a Bresseo e soprattutto il patron non ha avuto buone parole per il collega clivense, Luca Campedelli e il suo ds Giovanni Sartori : "Ci avevano promesso il giocatore e all’ultimo si sono tirati indietro – ha detto Cestaro – così non va bene, per me la parola data vale più di ogni altra cosa".
Tutto vero. Ma c’è un piccolo retroscena ancora da svelare, ovvero il motivo per cui il Chievo all’ultimo si è tenuto ben stretto De Paula. L’obiettivo di Sartori per rimpiazzare la partenza del brasiliano era Markus Rosemberg, attaccante svedese classe 1982 in forza da quattro stagioni al Werder Brema. L’accordo con la società tedesca era già raggiunto: Rosemberg, in gol contro la Sampdoria nei recenti preliminari di Champions League, doveva sbarcare a Verona in prestito. Proprio sul più bello che mancava solo la firma però il giocatore ha fatto marcia indietro e ha preferito la Spagna, scegliendo il Racing Santander.
A quel punto anche Sartori si è ritrovato spiazzato e non potendo rimanere con un attaccante in meno in rosa ha ritirato dal mercato De Paula, venendo per forza di cose meno alla parola data al Padova. Foschi ha cercato di rilanciare per portare ugualmente a compimento la trattativa offrendogli Soncin, ma il ds gialloblù ha ritenuto che il "Cobra" non valesse De Paula, chiudendola lì.
Questa è la storia. A questo punto non resta che attendere che Foschi peschi dal sacco degli svincolati il giusto rimpiazzo a De Paula. Se lo troverà bene se no io resto comunque dell’idea che il Padova ha un signor attacco anche ora.
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