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AVEVAMO…

Avevamo un bomber (Succi): si è rotto il tendine d’Achille.

Avevamo un trequartista puro col vizio del tiro da lontano e del gol (Di Gennaro): è fuori da oltre due mesi per un problema muscolare.

Avevamo un giovane centrocampista centrale grazie al quale si era raggiunto un buon equilibrio e potevamo permetterci di giocare con tre punte (Vicente): si è rotto i legamenti del ginocchio.

Abbiamo avuto cinque occasioni da gol contro la Triestina con scritto sul pallone "Basta spingere": abbiamo perso 1-0.

Abbiamo avuto tre occasioni da gol contro il Piacenza: è finita 0-0.

Abbiamo avuto un rigore negato e preso gol su una punizione dubbia contro il Grosseto, rimontando l’iniziale svantaggio, forse realizzato in fuorigioco: abbiamo perso 3-1.

Abbiamo preso De Paula dalla serie A e Ardemagni dall’Atalanta per rinforzare l’attacco e sopperire alla mancanza di Succi: ad Ardemagni non passiamo un pallone manco morti (e su quei pochi che gli arrivano, la convinzione di capitalizzarli non è evidentemente abbastanza!), De Paula "sviene" davanti ai portieri avversari.

Avevamo un gruppo solido, che reagiva alle bastonate alzando la testa e restituendo i colpi presi al mittente: dov’è finito?

Avevamo una squadra in grado di fare rimonte impossibili (Livorno-Reggio Calabria): si è sfilacciata e demotivata.

 

Avevamo un allenatore bravissimo a fare di necessità virtù, intenso nel motivare i suoi ragazzi, indicato da Succi come "mister di grande personalità, come non ce ne sono in giro" e da Vantaggiato come "l’artefice della mia rinascita, insieme a mia figlia Desiree": la sua panchina è terribilmente in bilico. 

Chiudo: molti di questi "avevamo" non possono diventare "abbiamo" per causa di forza maggiore. Il Padova è stato oggettivamente molto sfortunato e apposta ho elencato anche le situazioni piovute sulla squadra senza colpa per dare un quadro completo della situazione.

Ma non è quando è stata la malasorte ad accanirsi sul Biancoscudo che sono iniziati i problemi. Le magagne sono arrivate quando non c’è più stato lo spirito giusto. Quando ognuno ha iniziato ad andare per i fatti suoi. Solo trasformando l’"avevamo" in "abbiamo" il verbo della frase in cui il complemento oggetto è "UN’ANIMA" forse si può invertire questa pericolosissima tendenza. Bisogna tornare a lottare e a crederci, se no meglio darsi all’ippica.

E che non mi si venga a dire ora che se giocava Italiano era meglio, che l’assenza di El Shaarawy ha pesato, che si poteva gettare nella mischia lo svizzero invece che mandarlo in tribuna. Non può essere un singolo giocatore il problema. A meno che, appunto, non sia un Succi d’annata che butta dentro 15 gol in 20 partite.

Vogliamo provarci sabato col Siena (Cestaro permettendo, bisogna vedere se aspetterà almeno un’altra partita prima di prendere una decisione drastica…)?     

 

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