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IL SOGNO DEI SOGNI

Non siamo ancora ai playoff. Ci vuole un ultimo sforzo domenica prossima a Torino. E non sarà facile. Ma un "grazie" di cuore a questi ragazzi è doveroso dirlo già oggi. Comunque vada all’Olimpico tra otto giorni. Perché questa squadra ci ha regalato la cosa più importante che un tifoso di calcio possa avere: la possibilità di sognare.

Sognare che a Torino arriverà un bel pari e centreremo i playoff per la serie A. Sognare che, ai playoff, ce la giocheremo per tornare laddove manchiamo da 15 anni. E’ tutto un sogno, che non si sa ancora se si trasformerà in realtà, ma già il sogno basta e avanza, perché è il sogno dei sogni. Perché nella vita, a volte, sognare di poter arrivare in un posto è perfino più importante di arrivarci veramente, perché, a volte, quello che provi mentre corri e sei in gioco è più forte di quel che senti alla fine della corsa.

Questa squadra ci ha donato oggi una partita come non ne vivevamo da un sacco di tempo: in sala stampa Dante ha detto: "La gara di oggi è stata un’altra Padova-Barletta". Vero. Su Facebook Pierpaolo ha scritto: "Il rigore di Italiano mi è sembrato come quello che segnò Nanu Galderisi portandoci allo spareggio per andare in A col Cesena nel 1994". Verissimo. Davide e Maurizio Guerriero mi hanno mandato un messaggio con scritto: "Sto piangendo!", Lisetta si è preoccupata per me: "Sei viva?", Raffaello l’ha buttata in ridere con un bel "Robe da matti", mentre Stefano si è limitato a una serie di punti con il punto esclamativo nel finale. Perché in effetti non ci sono parole per definire appieno quello che stiamo provando tutti.  

E’ bello condividere con tanti tifosi questa gioia. E sarà ancora più bello domenica prossima spingere con tutta la nostra passione il Padova verso la realizzazione del sogno. Adesso sì che ci crediamo tutti fino in fondo!

P.S.: lo so che per qualcuno le mie battaglie sono destinate a fallire. Ma io le porto avanti comunque perché mi interessa lo spirito con cui le combatto, indipendentemente dall’esito finale. Io insisto da sei settimane e insisterò sempre: cosa aspettiamo a confermare Alessandro Dal Canto sulla panchina del Padova? Come si può spezzare questo incantesimo? Consiglio a tutti di guardare e riguardare l’immagine dell’abbraccio tra il mister e Italiano in ginocchio davanti alla panchina. Dopo averla vista, sfido chiunque ad avere ancora dubbi sulle capacità di questo ragazzo di 36 anni.


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